Una cosa sola o divisi?

Una cosa sola o divisi?

4 Luglio 2013 0 Di Pier

Qualche giorno fa discorrevo di filosofia e cultura occidentale con alcuni colleghi e per caso siamo incappati in un momento di illuminazione che vorrei condividere con te.

Tutto parte da un aspetto della nostra cultura su cui non mi ero soffermato abbastanza: il modo con cui noi occidentali ci vediamo. Divisi.

Noi occidentali pensiamo che il nostro corpo sia il mezzo con cui ci muoviamo nella vita, qualcosa di distinto dal nostro essere, dalla nostra coscienza, qualcosa di sostituibile, di riparabile come una macchina. E’ un’idea, una visione dell’uomo che deriva dai progressi scientifici, dalla cultura illuminista, dalla religione cristiana e da certi sviluppi della filosofia, senza dimenticare i progressi della medicina fino alla possibilità di sostituire gli organi con altri. La letteratura, la cinematografia, l’arte ce lo suggeriscono, ce lo rivelano, ci mostrano casi, storie e situazioni in cui la mente o l’anima possono trasferirsi da un corpo all’altro, o possono sopravvivergli.

In fondo il corpo è solo un mezzo, una macchina organica, qualcosa che ci appartiene, ma non siamo noi.

E’ così?

Cosa ne pensi?

Le grandi religioni monoteiste, quella cristiana e quella musulmana, insegnano che l’uomo ha un’anima, una parte spirituale che non muore con il corpo, ma che trascende e sale al cielo alla fine della nostra vita. Oltre a essere un insegnamento che ci spinge a credere o a fingere di essere immortali, i credenti pensano che l’anima sia la parte spirituale di noi stessi, l’elemento che ci rende a “immagine e somiglianza di dio”, distinto dal corpo e dalla mente, che la nostra essenza, quello che siamo realmente, la luce, il nostro vero essere.

E’ così?

Pensi anche tu che dentro di noi ci sia un’anima immortale, il nostro vero essere?

E’ tempo di parlare della mente, l’aspetto dell’essere umano in cui la maggior parte di noi occidentali si immedesima. Pensiamo di essere la nostra mente, la manifestazione cosciente del nostro cervello, della macchina meravigliosa che ci portiamo in testa senza sapere chiaramente come funziona. E ci dimentichiamo che la massa grassa e grigia che abbiamo nel cranio si occupa più che altro e per la maggior parte del tempo di far funzionare bene il nostro corpo, la nostra chimica, il nostro agire prima che il nostro pensare. Eppure noi pensiamo di essere la nostra mente, anzi la maggior parte di noi pensa di essere il pensiero, la manifestazione della nostra mente. E più siamo intelligenti e più ne siamo convinti: la logica, l’acume, l’intuito, la creatività, tutto è lì, nella nostra mente. Noi siamo la nostra mente.

Di nuovo: è proprio così?

Eppure l’esperienza ci mostra spesso che non è così. Non importa quanto vogliamo mentirci, noi siamo il nostro corpo e se questo è malato, sofferente, allora lo siamo anche noi, se il nostro corpo non è in forma, non si muove, noi non ci sentiamo in forze, se il nostro corpo invecchia allora invecchiamo anche noi.

D’altra parta se ci soffermiamo sul presente, se non ascoltiamo le voci nella nostra mente che ci parla del futuro, del passato, dell’ego, se ci focalizziamo sul presente con tutto noi stessi i pensieri si spengono. E nel silenzio scopriamo che noi non siamo la mente, ma c’è altro dentro di noi, di intenso e vivido, qualcosa che non parla, ma ascolta e guarda, qualcosa di grande.

E’ l’anima?

Può essere. Ma non è questa la domanda che ti propongo. Mente, anima e corpo sono divisi o uniti?

Da quanto visto finora, sono parti che possiamo distinguere, parti che comunicano ognuna con un suo linguaggio, tutte presenti in noi.

Ma possiamo fare a meno di una sola di esse?

No, anch’io lo penso. Sono aspetti di noi esseri umani di cui non possiamo fare a meno, che ci rendono quello che siamo: fragili, emotivi, terribili, sorprendenti, eleganti, stupidi, possenti, eccetera, eccetera… umani.

Quindi noi esseri umani siamo allo stesso tempo divisi e una cosa sola.

Grazie di avermi ascoltato fin qui e a presto ;D