Strategie di comunicazione per il controllo di massa

Strategie di comunicazione per il controllo di massa

9 Agosto 2014 0 Di Pier

Buonasera a te.

Stasera vorrei tornare a parlare di controllo del consenso attraverso i mezzi di comunicazione. Nel post “Manipolazione del consenso” abbiamo visto che una caratteristica dei media “allineati” è quella di presentare gli stessi fatti e la stessa interpretazione dei fatti, lo stesso punto di vista, senza differenziarsi in modo significativo, nonostante il differente orientamento politico. Questo è possibile grazie a consulenti capaci di influenzare le scelte di milioni di persone (opinione pubblica) attraverso la manipolazione dell’informazione e una profonda conoscenza della psicologia umana.

Nel post “Tecniche di manipolazione dell’informazione” abbiamo visto alcune delle tecniche più usate per manipolare l’informazione e di conseguenza l’opinione pubblica. La trasmissione di un’informazione da una fonte affidabile dovrebbe essere, tra l’altro, chiara, imparziale, precisa, completa, coerente e dovrebbe citare, almeno su richiesta, la/le fonti delle sue informazioni. Quando non è così, è probabile che ci troviamo di fronte a una manipolazione dell’informazione, quindi della realtà che percepiamo, allo scopo di influenzare o dirigere le nostre scelte.

Stasera vorrei proporti i punti principali della strategia comunicativa (propaganda) delle SS redatta nel 1935 da Goebbels, ministro della propaganda del terzo Reich dal 1933 al 1945 (sono un estratto da ‘Goebbels’ Principles of Propaganda by Leonard W. Doob, vedi qui e qui).

1. Principio della semplificazione: è necessario adottare una sola idea e un unico simbolo.

2. Principio del nemico unico: è necessario identificare l’avversario come un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali. E’ opportuno riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.

3. Principio della trasposizione: è importante scaricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre l’opinione pubblica.

4. Principio del continuo rinnovamento: occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi a un tale ritmo che, se un avversario interviene, il pubblico sia già interessato ad altre cose.

5. Principio dell’esagerazione e del travisamento: è utile trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.

6. Principio della volgarizzazione: tutta la propaganda deve essere popolare e adattarsi al meno intelligente degli individui ai quali è diretta. Più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse, la loro comprensione e la loro memoria sono limitate.

7. Principio di orchestrazione: la propaganda deve limitarsi a proporre un piccolo numero di idee che deve ripetere instancabilmente. Senza dubbi o incertezze.

8. Principio della verosimiglianza: costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, o attraverso informazioni frammentarie.

9. Principio del silenziamento: ignorare o far passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti, dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.

10. Principio della trasfusione: la propaganda deve agire sempre a partire da un substrato precedente, es: mitologia nazionale o pregiudizi tradizionali, perché riesca a diffondere argomenti che mettano radici in atteggiamenti primitivi.

11. Principio dell’unanimità: la propaganda deve convincere la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.

Cosa ne pensi?

Terrificanti, no?

Anche tu trovi assonanze e parallelismi con la realtà di oggi?

Ho preso spunto da Goebbels per anticiparti alcune delle tecniche più efficaci per manipolare il consenso. Approfondiremo diversi punti sopracitati in post specifici relativi alle tecniche di manipolazione del consenso.

Buona serata e a presto ;D