
Società bloccata
Scrivo su un vecchio portatile, con il pc aperto in attesa di essere riparato. Penso sia andato uno dei banchi di memoria, non ne sono sicuro, devo verificare. Quindi stasera niente post programmato, ma via libera alle idee.
Sono diverse settimane che cerco di mettere a confronto i tratti della società italiana di oggi con quelli del passato, di dieci anni fa, di venti anni fa, di trenta e così via.
Perché?
La tecnologia fa passi da gigante. L’economia no, e certo non in Europa, ma è un altro argomento che non affrontiamo stasera. La scienza fa passi da gigante, molti settori ma non tutti. La cultura evolve, in parte, ma è un argomento che approfondiremo insieme in altri post. La comunicazione ha fatto passi da gigante, le armi hanno raggiunto un livello di evoluzione impressionante, i mercati hanno fatto passi da gigante, ma la società, quella italiana, continua a crescere?
Me lo chiedo perché ho la sensazione che non sia così, che negli ultimi anni la società italiana si sia ammalata, si sia fermata a guardare il mondo girare. La corruzione è pervasiva e onnipresente, la cultura e l’arte sono in declino, ma il cambiamento è nei valori, nelle regole, in ciò che è importante e nel modo di vedere il mondo.
Gli accordi tra le classi sociale sono sfumati, rotti, incrinati. Mentre si delineano i contorni del declino della borghesia, sotto le staffilate della finanza e delle nuove classi dirigenti, nulla di nuovo si propone sulla scena. Dietro l’apparenza il vuoto. E la maggior parte dei cittadini continua a correre nella ruota dei criceti facendo finta che nulla sia cambiato, che i patti sociali ancora funzionino e che meglio gli altri che me.
Il futuro è cupo.
Tu cosa ne pensi?
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Grazie e a presto ;D