
SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO – Varietà
Nel post “Bisogni essenziali” abbiamo definito i bisogni primari come le nostre necessità materiali, ciò che ci è necessario per sopravvivere prima che per vivere, in particolare l’aria, l‘acqua, il cibo, regolare la temperatura corporea (es: riscaldarsi con i vestiti), il sonno e difese efficaci per proteggersi da predatori o eventi naturali. La necessità di procurarsi tutto questo influenza e determina la nostra vita e in certe situazioni spinge l’uomo a scelte e comportamenti estremi. Quasi tutto scivola in secondo piano davanti a una necessità primaria non soddisfatta.
Non sei d’accordo?
Nel post “Siamo quello che mangiamo” abbiamo esaminato la principale delle necessità primarie: l’alimentazione, cioè il bisogno di nutrire il nostro organismo con sostanze organiche commestibili prese dall’ambiente, per assimilarle attraverso il nostro apparato digerente, capace di trasformare la sostanza organica in elementi utili alle cellule del nostro corpo. Abbiamo visto come non possiamo fare a meno di mangiare e che ciò che introduciamo nel nostro corpo non solo ne assicura la sopravvivenza ma diventa parte di noi. Abbiamo anche considerato come gli eccessi nell’alimentazione, specialmente di cibo di bassa qualità, colpiscono la nostra salute e possono essere causa di malattia e sofferenze. Viceversa l’alimentazione può diventare un mezzo per curare se stessi e ritrovare la salute.
Tu cosa ne pensi?
Credo che valga la pena soffermarsi sull’argomento con una serie di post in cui studieremo quella serie di strategie e buone abitudini che dovremmo tenere in considerazione quando cuciniamo, facciamo la spesa o mangiamo fuori casa. Questo non è un blog sulla cucina, l’alimentazione o le diete, ma è un blog sul prendere le decisioni e scegliere della nostra alimentazione è importante per la nostra vita e il nostro benessere.
Stasera partiamo da uno dei primi consigli che buona parte degli esperti propone e che il buon senso e l’esperienza ci confermano quotidianamente: mangia in modo vario.
Nessun cibo contiene tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno e se mangiamo sempre gli stessi cibi rischiamo di creare “carenze” di sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno, costringendolo ad accedere alle riserve o a farne a meno. E questo sul medio-lungo periodo può portare a conseguenze più o meno spiacevoli o gravi. Questo è evidente per le carenze alimentari nella crescita dei bambini, che in alcuni casi può comportare limitazioni nello sviluppo o peggio, ma anche in un adulto le carenze alimentari prolungate possono portare a malattie, patologie o alla riduzione delle capacità fisiche e mentali.
La varietà è una delle prime regole per una alimentazione sana: il corpo umano ha bisogno di una cinquantina di nutrienti essenziali per poter funzionare “bene” e, per poterli assumere tutti nelle quantità sufficienti, il modo più semplice e sicuro è variare il più possibile gli alimenti di cui ci cibiamo.
Non si può vivere con solo riso bollito tutti i giorni, non senza conseguenze anche gravi, né per esempio si può mangiare sola carne e pane, perché la carenza di vitamine e altri nutrienti porterebbe a malattie. Ma non ci si può nutrire neppure di soli hamburger e bevande zuccherate, piatti ipercalorici ma poveri di nutrienti, tipici della cucina industriale, non senza soffrire di appesantimento nell’immediato e nel lungo periodo di patologie come l’obesità, il diabete o problemi cardiaci.
Variare la propria alimentazione significa prestarvi attenzione, significa consumare tanti cibi diversi, ma con moderazione.
In questo modo, oltre a prevenire carenze alimentari, si rende possibile l’effetto sinergico, cioè le diverse sostanze nutritive quando assunte insieme si rivelano molto più utili ed efficaci di quando le assumiamo separatamente.
Quindi associamo i legumi alla pasta, la verdura alla carne, la frutta al pane, e rompiamo la monotonia dei nostri pasti. Se mangiamo fuori ordiamo qualcosa di diverso dai nostri piatti preferiti, se cuciniamo a casa cambiamo le nostre ricette tradizionali e il modo con cui cuciniamo. Proviamo a affiancare il “crudo” al cotto, per esempio con salse fredde o contorni tagliati fini, il cotto in padella con quello alla griglia, oppure la cottura in forno con quella al vapore. Questo ci porterà a conoscere cibi nuovi e diversi, a preparali in modo diverso e a mangiare in modo vario.
Come dici? Spendi di più? E c’è bisogno di più tempo per cucinare piatti diversi?
In primo luogo, spendere per alimentarsi meglio è un ottimo investimento per ognuno di noi. Mangiare cibo industriale ripetutamente sarà economico, ma non è sano e sono molti gli studi che lo dimostrano.
Per quanto riguarda il tempo, personalmente amo cucinare e spendere tempo nel farlo, ma so per esperienza personale che non è necessario così tanto tempo per alimentarsi in modo vario e corretto. Certo non si fa in fretta come aprire un piatto precotto e farlo saltare in padella o girare al microonde per cinque minuti, ma in meno di mezz’ora si può preparare un pranzo vario e gustoso senza troppo sforzo. Garantito. E’ solo questione di imparare a farlo. Provaci e ne sarai soddisfatto.
Nei prossimi post vedremo altri buone abitudini e consigli che vale la pena di tenere in considerazione. Se hai dubbi o testimonianze non esitare a lasciare un commento.
Grazie per avermi seguito fino a qui e a presto ;D
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