
SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO – La buona alimentazione inizia dalla spesa
Stasera ti propongo un altro post sull’alimentazione.
A proposito un collega recentemente mi ha chiesto: perché parli di alimentazione in un blog sullo scegliere?
Perché il blog parla anche di bisogni. Non pretendo di aggiungere qualcosa di nuovo all’argomento, uno dei più trattati. Con questo pugno di post voglio solo confrontarmi con te sugli aspetti fondamentali dell’alimentazione, partendo dal primo:
siamo quello che mangiamo.
Facciamo un poco di riassunto di quanto abbiamo visto finora, vuoi?
In “Bisogni essenziali” abbiamo definito i bisogni primari come ciò che ci è necessario per sopravvivere, in particolare l’aria, l’acqua, il cibo, regolare la temperatura corporea (es: riscaldarsi con i vestiti), il sonno e difese efficaci per proteggersi da predatori o eventi naturali. La necessità di procurarsi tutto questo influenza e determina la nostra vita.
Nel post “Siamo quello che mangiamo” abbiamo parlato dell’alimentazione, cioè il bisogno di nutrire il nostro organismo con sostanze organiche commestibili prese dall’ambiente, per assimilarle attraverso il nostro apparato digerente, capace di trasformare la sostanza organica in elementi utili alle cellule del nostro corpo. Abbiamo visto come ciò che introduciamo nel nostro corpo non solo ne assicura la sopravvivenza, ma diventa parte di noi e come gli eccessi nell’alimentazione e il cibo di bassa qualità colpiscono la nostra salute, ma anche come l’alimentazione può diventare un mezzo per curare se stessi e ritrovare la salute.
In “Varietà” abbiamo esaminato uno dei primi consigli che buona parte degli esperti propone e che l’esperienza ci conferma: mangia in modo vario. Nessun cibo contiene tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno e se mangiamo sempre gli stessi cibi rischiamo di creare “carenze” di sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno. La varietà è una delle prime regole per una alimentazione sana: il corpo umano ha bisogno di molti nutrienti per poter funzionare “bene” e, per poterli assumere tutti in quantità sufficienti, il modo più semplice e sicuro è variare il più possibile gli alimenti di cui ci cibiamo.
Nel post “Tutto in un piatto” abbiamo valutato i vantaggi e gli svantaggi dell’alimentazione basata sulla preparazione di un piatto unico. Mangiare una successione di piatti diversi ci spinge ad assumere più cibo e più condimenti, di solito grassi e proteine che non ci necessitano. Il piatto unico è composto da una base di amido (pasta, patate, riso, polenta, ecc) a cui aggiungiamo proteine (legumi, formaggi, carne, funghi, pesce, uova) e almeno una verdura. Oltre a garantire un’alimentazione più completa, permette di creare sinergia tra i diversi nutrienti che si assumono.
In “Più verdure e meno carne” abbiamo parlato delle giuste proporzioni degli alimenti che mangiamo. Gli studi sull’alimentazione hanno dimostrato in mono inequivocabile che le diete con minore contenuto di carne e prodotti animali portano a minori rischi di obesità, malattie al cuore e una maggiore aspettativa di vita. L’alimentazione ideale è composta da tante verdure diverse, legumi e cereali integrali, frutta e pochi grassi animali.
Nel post “Alternative alla carne” abbiamo visto che non possiamo fare a meno delle proteine, ma la carne non è l’unica fonte, come siamo stati educati a credere. La carne ha delle alternative altrettanto nobili: legumi, cereali, uova, latticini, frutta secca, semi oleaginosi. Il nostro organismo ne viene soddisfatto in modo altrettanto efficace e con minori problemi di digestione e di salute, come la storia dell’alimentazione e numerosi studi scientifici hanno dimostrato.
Nel post “Mangiare il giusto” abbiamo constatato che dovremmo mangiare quanto necessita al nostro corpo, ma che non è sempre semplice capire quanto sia. Il nostro corpo ci parla attraverso stimoli e sensazioni, ma dobbiamo imparare ad ascoltarlo e a distinguere la fame dall’appetito. Attraverso la sazietà il nostro corpo ci comunica quando abbiamo mangiato abbastanza. Possiamo usare diverse strategie per favorire la sazietà e combattere l’appetito, per esempio masticare e mangiare lentamente o mangiare cibi voluminosi ricchi di acqua e fibre e poveri di grassi, ma il modo più efficace è essere “presenti” quando ci sediamo a tavola, essere consapevoli di quello che ci mettiamo in bocca. Questo ci spinge a ritrovare o mantenere il nostro peso-forma e ci dona una vita più longeva.
Nel post “Cuocere gli alimenti” abbiamo considerato i modi con cui possiamo cuocere i cibi, quindi gli strumenti con cui lo facciamo e quali sono i rispettivi vantaggi e svantaggi. Cuociamo il cibo per sterilizzarlo, il calore uccide i batteri e i parassiti, per rendere digeribili gli alimenti o semplicemente renderli più teneri e masticabili, pensa per esempio alle patate, per conservarlo meglio e più a lungo, per migliorarne il sapore e l’aspetto. Ma la cottura comporta degli svantaggi: il calore degrada le sostanze nutritive, per esempio le vitamine, trasforma il cibo e non sempre lo rende digeribile, e certi tipi di cottura possono generare sostanze tossiche negli alimenti. E’ fondamentale conoscere pro e contro della cottura degli alimenti.
Questa sera invece parliamo di un aspetto fondamentale dell’alimentazione, che determina la qualità del cibo di cui ci nutriamo e quindi influenza la nostra salute:
le scelte che compiamo quando acquistiamo e ci procuriamo il cibo per la nostra tavola.
Pensa a come fai la spesa. Come scegli il cibo che compri? Sai riconoscere se un prodotto è fresco? Ti informi su di esso? Sai cosa contiene? Sai cosa mangi?
Se parliamo di un prodotto fresco, frutta, verdura, pesce, eccetera, il primo passo è informarsi sulla provenienza. Non basta sapere se è italiano, ma regione e provincia possono darti indicazioni precise su cui scegliere.
Chiedi al tuo fruttivendolo da dove provengono i broccoli che ti piacciono tanto?
Sì, ma ti fidi di lui? C’è un’etichetta sulla merce esposta, indicazioni sulla cassetta da cui li prende?
Il punto è che in Italia i prodotti alimentari sono controllati, ma come i molti scandali degli ultimi trent’anni dimostrano non sono esenti da sofisticazioni, truffe e piccoli e grandi inganni. E non sono solo i casi di prodotti avariati riutilizzati, o la truffa di prodotti convenzionali venduti come biologici, ma il sistematico sfruttamento di zone grigie della legislazione e dei controlli. Come la sostituzione o il taglio dei prodotti con materie prime straniere, come nel caso dei prosciutti, o dell’olio, o del farine nella pasta.
Quindi è fondamentale informarsi sul cibo che compriamo, conoscere la provenienza e il modo con cui è stato lavorato e i suoi ingredienti.
Leggi l’etichetta dei prodotti alimentari confezionati?
Bravo, è fondamentale leggere l’etichetta che deve riportare sempre l’elenco degli ingredienti elencati in quantità decrescente, il peso netto, la data di scadenza, il luogo di provenienza, il produttore, lo stabilimento in cui stato prodotto, il lotto di appartenenza del prodotto, le modalità di conservazione e di utilizzo.
Ma conosci gli ingredienti?
Sai cosa sono e a quale scopo vengono usati i polifostati, il glutammato di sodio, gli amidi, i grassi vegetali, le margarine e gli oli idrogenati?
Sono prodotti di bassa qualità e costo, che possono dare problemi e sono da evitare dove possibile. Come sono da evitare gli additivi alimentari come conservanti e coloranti, e per riuscirci devi conoscere le sigle che li identificano, i famosi codici “E” seguito da tre o quattro cifre. Le sigle possono indicare coloranti innocui oppure antimuffa o fungicidi o molti altri prodotti che sono da evitare se vogliamo aver cura della nostra salute.
Questa sera non voglio farti una lezione sulle etichette o sul modo con cui si sceglie il pesce fresco o la verdura, né voglio incutere timore sui prodotti alimentari, ma voglio invitarti a:
1. riconsiderare il modo con cui scegli i prodotti alimentari che consumi
2. informarti con attenzione sul cibo, preferibilmente prima di comprarlo, non dopo.
Sei sicuro che per produrre quei pomodori e quelle mele non sono stati utilizzati prodotti chimici in eccesso o indesiderati? Sei sicuro che quelle fragole non provengano da aree inquinate, per esempio da un inceneritore? Forse varrebbe la pena comprare prodotti locali da produttori che puoi interrogare e conoscere. Sei sicuro che l’olio che ti piace tanto sia un prodotto di qualità? E quei biscotti siano veramente così buoni per i tuoi figli?
Non regalare la tua fiducia, informati. Leggi, cerca in rete, chiedi a chi ne sa di più. Il tempo che dedichi a informarti è tempo speso bene, perché come ho ripetuto fin troppo spesso, noi siamo quello che mangiamo e ciò che introduciamo nel nostro corpo diventa parte di noi. Se il cibo che mangiamo è di bassa qualità può risentirne la nostra salute.
Per stasera è tutto. Grazie di avermi seguito fino a qui. Se hai consigli od opinioni da condividere ti invito a lasciare un commento.
A presto ;D
Concordo pienamente! Mi é piaciuto molto! Faccio la spesa al mercato della campagna amica, mozzarella di fattoria e invece il latte vegetale,i legumi secchi, la farina integrale,cereali integrali,i semi vari ,frutta essiccata in un supermercato Bio Non mi sento certo in una botte di ferro da mettere una mano sul fuoco della loro provenienza genuina. Infatti ho sempre i dubbi. La mia grande deluzione è stata ,nel supermercato Bio volevo la crema di nocciole che a mio marito piace molto, lessi letichetta e rimasi perplessa e delusa,conteneva l’ olio di palma.A parte la dannosità per la salute ma il Bio non si preoccupano dell’ambiente e la deforestazione ? Non sono mai stata così delusa!!!!Non possiamo fidarci di nessuno e quante volte ho pensato, mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse, vai lì a fare la spesa tranquillamente! Tu dove vai e dove ti trovi bene? Grazie questo articolo è non fermarti. Buon proseguimento
Ciao, Ginevra, sono contento che ti sia piaciuto 8D Per quanto riguarda l’alimentazione nessuno é in una botte di ferro. Personalmente mi approvvigiono di frutta e verdura da parenti, vicini, amici e colleghi perfino, produttori che conosco e che anche se non fanno Bio mi dicono senza problemi cosa usano, quando e come. Ci vuole un poco di pazienza e se ci si muove in gruppo si riesce a trovare anche buoni prezzi. Lo stesso per le uova, invece per la carne non ho controllo, ma compare sempre meno sulla mia tavola, come latte e derivati. Cerco di minimizzare i cibi industriali, e per il resto pasta, olio, spezie, ecc ho molte fonti diverse, ma sono sempre sul chi vive. Preferisco sapere cosa mangio, tutto qui. Come dice mia madre: la salute comincia dal piatto in cui mangiamo. Grazie del commento è a presto ;D