Qualche consiglio per difendersi dall’informazione dei mass media

Qualche consiglio per difendersi dall’informazione dei mass media

3 Settembre 2018 0 Di Pier

Come faccio a capire se un’informazione è manipolata o falsa? Come mi difendo dalle notizie false? Come gestisco l’informazione dei mass media?

Siamo nell’era dell’informazione, nell’era di internet, il flusso di informazioni è un oceano sconfinato, un fiume travolgente che dobbiamo imparare a navigare, dove il rumore è impressionante quasi quanto l’inaffidabilità della maggior parte delle informazioni di valore.

Come orientarsi, come difendersi, come riconoscere la buona informazione?

Oggi iniziamo una serie di post di approfondimento sull’informazione, i mass media, la manipolazione dell’informazione e su come possiamo gestire l’informazione, in particolare la cattiva informazione.

Qualche utile consiglio per gestire l’informazione

Ecco alcuni consigli utili che funzionano:

1. Diffida dei massmedia, come di ogni altra fonte di informazioni che non conosci

Diffida a priori dei mass media, di qualunque media, quindi delle informazioni che propala, cioè che diffonde. Il fatto che un’informazione la dice la scatola parlante che chiamiamo tv o la radio, o sia scritta nei giornali o sulle pagine del web, non significa che sia affidabile, esente da errori umani o degna di fiducia. Anzi. I massmedia non sono più credibili e affidabili di uno sconosciuto che incroci per caso.

Diffida perché i media sono per la maggior parte privati e quei pochi pubblici sono nelle mani di associazioni private, come i partiti politici, e tutti costoro sono sempre in conflitto di interesse, in quanto hanno come scopo il profitto, se va bene vendendo notizie, ma dove non le informazioni non le paghi tu allora i media fanno profitto su di te, cioè qualcun altro li paga per dare o non dare certe notizie, o per manipolare l’informazione per manipolare le tue scelte. Foss’anche semplicemente per venderti qualcosa. E per passare dall’aspirapolvere alla propaganda socio–politica ci vuole poco.

Ci sono altri motivi per diffidare preventivamente dei mezzi di informazione di massa, ma non li tratteremo qui e ora. Il messaggio è: diffida e verifica la fonte e le notizie.

2. Verifica le notizie importanti per te o per gli altri

Verifica sempre le notizie che cambiano le tue prospettive, che ti spingono ad agire, che smuovono emozioni, che ti spingono a cambiare le tue scelte e la tua vita.

Che sia la notizia di una nuova malattia da cui difendersi con nuovi farmaci, a quella che nasconde la realtà dell’economia dietro opinioni rassicuranti e interessate, dal servizio che accusa uno stato o un personaggio di efferatezze non provate, al documentario che consiglia di cambiare la tua alimentazione, ogni volta che l’informazione tocca la tua visione della realtà, prima di prendere decisioni e agire devi sempre verificare le informazioni presso fonti più affidabili.

Perché? Perché l’uomo mente per natura, ma di solito lo fa per interesse, di solito a spese degli altri.

3. Chiedi o cerca le fonti delle notizie

Il primo passo per verificare le notizie è risalire alla fonte della notizia, cioè risalire indietro un passo alla volta fino a chi ha diffuso la notizia la prima volta. Come si fa? Se la fonte non è indicata come dovrebbe essere, nel post, nell’articolo, nel servizio, eccetera, la prima cosa da fare è chiedere.

Se non hai la possibilità di contattare direttamente il media, la redazione, il giornalista, l’autore, il blogger, il twitter, eccetera, allora devi fare tu la ricerca della fonte. Come? Nel mondo dell’informazione parti da un motore di ricerca, inserisci le giuste parole e spulci con pazienza le prime 3 pagine di risultati. Non la prima, ma le prime 3, almeno.

Via via che trovi altri fonti intermedie che riportano la stessa notizia, verifica la corrispondenza della notizia, la coerenza e la completezza della notizia, e controlla se è indicata la fonte. Se è indicata torna indietro, chiedi ancora, cerca ancora, finché non trovi la prima fonte.

Nell’60–80% dei casi, a seconda dell’argomento, la fonte è istituzionale o ufficiale, dalla polizia, all’università, dal governo, al portavoce di un politico, e via dicendo. Nella maggior parte dei casi, in caso di informazione socio–politica, passerai da un’agenzia di stampa, non fidarti, sono quasi tutte private. Cerca la fonte iniziale.

4. Valuta la fonte di informazione

Una volta che hai individuato la fonte o le fonti, allora devi raccogliere notizie su di lei, soprattutto fatti: chi ha scritto o diffuso la notizia, che tipo di media è, chi siede nel consiglio di amministrazione, chi la finanzia, quali sono i suoi legami, chi siede in redazione, chi decide la linea editoriale, come la decide, a chi si rivolge, qual è il suo mercato?

Una volta che hai individuato il flusso dei soldi, chi prende le decisioni, quali sono i legami con altre società, istituzioni e associazioni, allora puoi fare una prima valutazione delle caratteristiche della fonte:

Serietà: più le sue informazioni sono accurate, aggiornate, approfondite, ben contestualizzate e soprattutto quanto più le sue informazioni risultano vere, più una fonte è affidabile e degna di fiducia;

Coerenza: più la fonte è coerente, priva di contraddizioni e di errori, più una fonte è affidabile;

Riconoscimento sociale: più l’autore dell’informazione è autorevole (con autorevolezza si intende di solito il presunto grado di esperienza, conoscenza e competenza), più è autorevole la fonte stessa e quindi affidabile;

Completezza: più le informazioni che fornisce sono ampie, articolate e tengono conto di punti di vista diversi, più sono identificabili per data e autore e contengono rimandi ad altre fonti affidabili, più la fonte è affidabile;

Imparzialità: più è neutrale, non è orientata o allineata, non cerca di convincerti e non ha interessi diretti o indiretti sull’oggetto dell’informazione, più la fonte è affidabile;

Chiarezza: più è comprensibile e chiara nel trasmettere l’informazione più è affidabile;

Accessibilità: più è efficace ed efficiente nella trasmissione dell’informazione, più è facile e veloce l’accesso e la consultazione, più la fonte è affidabile;

Identificabilità: più è identificabile la sua posizione e il suo pensiero relativo agli argomenti o all’informazione che propone, più la fonte è affidabile.

Attenzione, l’obiettivo non è trovare una fonte perfetta, ma comprendere le caratteristiche della fonte. Così come non consideriamo una persona affidabile a priori su tutti gli ambiti, una fonte può essere discretamente affidabile in certi ambiti, ma poco in altri, per esempio politica.

5. Valuta con attenzione la notizia

Non è sufficiente valutare solo la fonte, soprattutto nel caso di un mass media. Più grande è il media, più persone ci lavorano e più persone prendono decisioni a livello intermedio. Questo significa che un media che tu valuti affidabile, non sempre fornisce informazioni affidabili.

 Anche nel caso delle informazioni, non è tutto bianco e nero. Considera che la maggior parte dei media ritrasmette informazioni prese da altri media, in primis le agenzie di stampa, e se non fa una verifica sistematica delle informazioni, può senza rendersene conto ritrasmettere informazioni manipolate o non affidabili.

Come si valuta l’informazione?

Con senso critico. Questo significa più o meno:

  1. esamina con attenzione l’informazione e smontala, cioè individua con precisione chi fa, cosa, come, quando dove e perché, ignora aggettivi e avverbi, distingui i fatti dalle opinioni, tieni i fatti e conserva a parte le opinioni, se ci sono più eventi esaminali separatamente, e cerca di valutare se l’informazione è completa e coerente;
  2. cerca la stessa informazione da fonti alternative più affidabili (esperti, testimoni, testi, eccetera);
  3. confronta le informazioni e trova differenze e incongruenze con l’oggetto del tuo interesse;
  4. poniti delle domande e fai delle ipotesi sulle differenze e incongruenze che hai riscontrato,
  5. se necessario cerca ulteriori informazioni da fonti diverse e se possibili più affidabili per chiarire le differenze e incongruenze e ripeti l’analisi,
  6. valuta i risultati in modo obiettivo ed esprimi le tue considerazioni.

6. Separa i fatti dalle opinioni

Quando valuti una notizia la prima cosa da fare è separare fatti e opinioni. Come? I fatti sono eventi, accadimenti, definiti da chi fa cosa, come, quando, dove e perché. Le opinioni con considerazioni ricche di condizionali, aggettivi, avverbi, verbi modali, che ritagliano o piegano i fatti veri o ipotetici in modo arbitrario.

I fatti non sono opinioni, le opinioni non sono fatti. I fatti, o meglio la loro narrazione deve essere verificata, le opinioni non hanno valore e non esistono se i fatti sono certi e verificati. In caso contrario le opinioni hanno poco valore, a meno che non provengano da fonti autorevoli, non in conflitto di interesse, in grado di offrire punti di vista e valutazioni di valore.

A te interessano i fatti. Le opinioni sono utili se vuoi farti un’idea su chi le propone.

7. Chi, cosa, come, quando e perché

Un fatto, un evento, una notizia è definita da frasi che spiegano: chi, cosa, come, quando, dove e perché. Sono di solito frasi dirette e non dovrebbero contenere aggettivi ed avverbi, a meno di buoni motivi. Se manca un pezzo della notizia, o se i fatti non sono raccontati in modo preciso, completo e veritiero, allora non sono affidabili e danno spazio alle opinioni.

8. Elimina gli aggetti e gli avverbi

Una notizia, un’informazione non dovrebbe essere gravata da aggettivi e avverbi. Questi sono per la maggior parte determinati da valutazioni, precisazioni, emozioni, esagerazioni, considerazioni e opinioni. Quando ricevi un’informazione dovresti rileggerla o rivederla senza aggettivi, avverbi e se possibile sostituendo termini con forte valenza emotiva con termini neutri, perché tutto questo modifica l’informazione e influenza il modo con cui interpretiamo l’informazione, anche solo per distrarci da aspetti più importanti

9. Il titolo non è la notizia

Soprattutto nei giornali, ma in ogni occasione dove un’informazione è preceduta da un titolo, dovresti diffidare da questo. Dovresti evitare di valutare solo il titolo, in quanto una dozzina di parole difficilmente offrono un’informazione utile e affidabile.

I titoli sono solo un modo per introdurre l’informazione, che di solito viene utilizzato dai media per definire in anticipo il frame, cioè punto di vista da cui il titolista vuole che noi interpretiamo l’informazione. Che non è detto sia il punto di vista corretto o migliore. Vai oltre i titoli e dai ai titoli il valore che spetta loro: minimo o nullo.

10. Cerca la notizia su altre fonti

Come si può valutare l’affidabilità, la correttezza, la completezza di un’informazione? Confrontandola con una versione migliore della notizia, idealmente con la testimonianza di un testimone, o con la registrazione del fatto, eccetera.

Quindi per valutare un’informazione è necessario cercare altre versioni dell’informazione, più precise e complete, da fonti più affidabili. Non sempre è possibile farlo, spesso si possono solo confrontare versioni parziali, lacunose, inaffidabili dell’informazione, e cercare di capire dalle differenze, quali elementi sono più affidabili e quali meno.

Come si cercano versioni alternative dell’informazione?

Si usano strumenti classici e moderni, da testi considerati autorevoli, a google, per cercare la stessa informazione, rilasciata da una fonte più a monte, più affidabile, magari le registrazioni o la testimonianza dei testimoni. Valutando le fonti e alle stesso tempo l’informazione, si può delineare il contorno di ciò che manca, il frame di chi ha rilasciato la notizia, i frammenti certi del fatto.

11. Condividi o conferma notizie che sei certo siano affidabili

Una volta che hai speso tempo a valutare fonti e informazioni, non condividere l’informazione se questa non è affidabile e se lo fai, condividi anche le fonti e i risultati della tua ricerca. In questo modo valorizzerai il tempo speso e aiuterai chi come te cerca più informazioni, spingendolo a sua volta a condividere i suoi risultati.

12. Aggiungi le fonti e la tua valutazione alle informazioni che diffondi

Quando diffondi un’informazione dovresti sempre indicare le fonti, che dovrebbero essere sempre discretamente affidabili. In caso contrario sarebbe buona cosa non diffondere la notizia o farlo accompagnandola con la tua valutazione e i necessari avvertimenti.

Questo migliorerà la qualità dell’informazione, tua personale e quella circolante nel tuo mondo, sui social, sul lavoro e via dicendo.

 

Spero che questi pochi consigli ti possano ispirare riflessioni sul modo con cui ti informi e con cui diffonde le informazioni. Ti invito ad applicare questi consigli nella vita quotidiana, soprattutto negli ambiti più importanti per te e la tua vita.

Continueremo nei prossimi post ad approfondire i metodi con cui è utile gestire l’informazione che riceviamo dai media o da altre fonti.

Se hai consigli o contributi non esitare a lasciare un commento.

A presto ;D