
Procrastinare le decisioni
Stasera torniamo a parlare di scelte e in particolare di procrastinazione, procastinare le decisioni.
Cosa significare procrastinare?
E’ l’atto di rimandare al domani con lo scopo di temporeggiare o di non fare ciò che si dovrebbe.
Nel post “Incapaci di scegliere” abbiamo parlato dell’incapacità di scegliere e abbiamo visto come gli esseri umani sono dotati naturalmente delle capacità necessarie per prendere decisioni. Quando affermiamo di essere incapaci di scegliere, lo facciamo spinti da emozioni o bisogni veri o fittizi con lo scopo di procrastinare la decisione.
A tutti è capitato di provare la sensazione di non essere capaci di decidere, ma che lo ammettiamo o meno, ognuno di noi sa che il motivo del nostro rifiuto non è l’incapacità. Di solito le cause più comuni sono:
1. pigrizia
è la tendenza a evitare le attività noiose, poco stimolanti e ripetitive, legata al bisogno di varietà, comune a tutti, che diventa causa della procastinazione nel prendere certe tipi di decisioni, mentre quando queste sono legate ad attività che piacciono o nuove, non provocano alcuna procrastinazione.
2. disinteresse
quando non siamo interessati alla decisione, tendiamo a ritenerla meno importante e non prestargli la dovuta attenzione, arrivando inconsciamente a procrastinarla finché questo non comporta delle conseguenze. Il disinteresse è più legato a un’errata percezione della decisione. Il mondo ci bombarda continuamente di stimoli, informazioni e scelte e non sempre riusciamo a valutare con attenzione se una decisione rientra nel nostro interesse.
3. perfezionismo
alcune persone non si sentono mai abbastanza pronte o sicure delle proprie capacità, conoscenze o competenze quando devono affrontare un problema, e tendono a procrastinare la scelta e l’azione finché non sono sicure di farlo in maniera perfetta. Spesso il perfezionismo è una scusa che nasce dal bisogno di mitigare la paura.
4. paura dell’insuccesso
chi di noi non ha mai rimandato all’infinito una decisione per paura di fallire? Dai ammettilo. Non affrontiamo la decisione perché abbiamo paura dell’insuccesso della nostra scelta. Lavoro, sentimenti, scuola, famiglia, prima o poi ci troviamo di fronte a decisioni troppo grandi, che ci fanno talmente paura da “bloccarci”. In realtà quello che facciamo è scegliere di fallire fin da subito perché abbiamo paura della paura.
5. paura del successo
alcuni in certi casi hanno il timore contrario: quello di riuscire nella scelta, questa paura nasce dalla convinzione di non meritarselo, quindi per non vivere con un senso di colpa, conscio o inconscio, tendiamo a procrastinare la decisione fino a vederla sfumare, o alle inevitabili conseguenze.
6. paura delle conseguenze
oppure la decisione che affrontiamo annuncia già delle conseguenze notevoli sulla nostra vita, tali da generare forte ansia e stress che ci spingono a procrastinare la scelta; per esempio quando cambiamo lavoro e siamo costretti a trasferirci molto lontano dalla nostra vita attuale.
7. paura delle responsabilità
in certi casi alcune grandi decisioni provocano in noi il timore delle responsabilità che dovremo assumerci, o delle aspettative che potremo generare negli altri, con la conseguenza di spingerci a rimandare la decisione.
8. ribellione
quando ci troviamo ad affrontare scelte inevitabili, “senza via d’uscita”, incomprensibili, sotto la pressione o le aspettative altrui, cioè scelte che non sono scelte, il nostro inconscio può far scattare un rifiuto vero e proprio ad affrontare la decisione; è una situazione tipica di una personalità giovane o poco matura, che tende a non verificarsi più con l’esperienza.
Quali che siano le cause che provocano la procrastinazione, rimandare una decisione è a sua volta una decisione che, in quanto tale, comporta conseguenze, cambiamenti e responsabilità. Che lo vogliamo o meno, procastinare significa compiere una scelta.
La domanda che dovremmo porci è:
quali vantaggi reali ci offre la procastinazione?
Quando affrontiamo una decisione spinti dall’emotività senza ponderare con attenzione tutti gli aspetti, in particolare le conseguenze, raramente prendiamo la scelta migliore per noi stessi. La vita ci propone continuamente situazioni da affrontare, dai piccoli problemi quotidiani, al lavoro, alle relazioni, eccetera, e se tendiamo a rifiutarle ripetutamente, ci troveremo ad affrontare conseguenze ancora più grandi e difficili da gestire.
Raramente il rimandare è una buona soluzione ai nostri problemi, quanto piuttosto un rifugio illusorio per chi ha paura o non comprende l’importanza di affrontare le scelte della vita. La nostra vita e ciò che siamo oggi è la somma delle scelte che abbiamo fatto nel passato. Le scelte sono i passi che facciamo lungo il cammino della nostra vita e far finta di non scegliere, o scegliere alla cieca raramente ci porta dove vogliamo andare.
Le scelte ci definiscono e quando sono veramente tali sono un piacere, perché sono fonte di emozioni e momenti memorabili. Che siano belle o brutte, piccole o grandi, dolorose o ricche di promesse.
Scegli e vivi, perché le scelte sono il carburante della vita, ne scandiscono il ritmo e ne definiscono il tempo.
Tu cosa ne pensi?
Se vuoi esprimere la tua opinione ti invito a lasciare un commento.
Grazie di avermi seguito fin qui. A presto ;D
Ciao, articolo molto interessante, l’ho citato anche nella mia rassegna stampa dedicata allo sviluppo personale http://www.domenicobiancardi.com/2015/02/18/rassegna-stampa-2/
Grazie, sono contento che l’abbia trovato interessante e ti sono grato per la citazione sul blog