PROBLEMI E SCELTE – 2 – Come si affrontano i problemi?

PROBLEMI E SCELTE – 2 – Come si affrontano i problemi?

19 Luglio 2012 0 Di Pier

Stasera riprendiamo l’argomento delle scelte e dei problemi.

Problemi e scelte

Nel post precedente,Problemi e scelte – 1abbiamo esplorato il rapporto tra il prendere decisioni e i problemi che affrontiamo tutti i giorni e abbiamo compreso che i problemi sono situazioni della vita da affrontare, ne fanno parte e non è possibile eliminarli. Inoltre abbiamo capito che i problemi richiedono decisioni per essere risolti o superati. Infine, se affrontiamo la questione da un diverso punto di vista, i problemi sono gli esercizi e gli strumenti per allenare i nostri muscoli decisionali, emozionali e spirituali.

Tu come risolvi i problemi?

I problemi della nostra vita sono grandi o piccoli e di molti tipi diversi (pratici, lavorativi, emotivi, comunicativi, ecc) e di sicuro non c’è un’unica ricetta per risolverli, ma tutti richiedono che si facciano scelte e si agisca di conseguenza. Se non si affronta la situazione, il che è una scelta precisa, raramente il problema scomparirà, ma di solito diventerà più importante e urgente. Quindi il modo più efficace per risolvere un problema è affrontarlo e prendere le decisioni opportune.

D’altra parte ci sono modi di affrontare i problemi più efficaci di altri, per questo vorrei attirare la tua attenzione su alcuni di questi approcci:

1. Studia il problema

Come già detto, il primo passo è affrontare il problema, non ignorarlo, non rimandare a un futuro incerto la sua soluzione, non mentire a noi stessi su di esso, non cercare di distorcere la realtà per minimizzarlo. Il secondo passo da compiere per risolvere un problema è esaminarlo e studiarlo finché non lo vedrai com’è veramente, ne più piccolo né più grande di quello che è, finché non lo conoscerai a fondo o almeno abbastanza da poterlo affrontare.

Per esempio, hai un problema con il pc, non funziona più bene, ma prima di poter decidere il da farsi è opportuno raccogliere tutte le informazioni possibili: cosa non funziona, da quando, cosa è successo prima che mostrasse il problema, e così via. Questo non solo ti aiuterà se ti rivolgi a un esperto, ma ti permette di cercare informazioni su internet, per esempio, e trovare soluzioni da chi ha già avuto il tuo stesso problema.

Più conosci il problema e migliori sono le tue scelte per risolverlo e più efficaci le azioni che intraprendi.

2. Cambia il modo con cui nei parli

A iniziare dalla parola “problemi”. Come visto nel post precedente, normalmente diamo ad essa una valenza negativa, la colleghiamo a esperienze ed emozioni negative. Quindi non usarla, usa dei sinonimi, come “situazione” o “situazione da risolvere” o “imprevisto” o quello che tu preferisci. Ma il mio invito vuole andare oltre. Le parole che usiamo influenzano e definiscono le nostre emozioni e la nostra percezione della realtà, per esempio, se diciamo che un’esperienza che abbiamo vissuto è stataterribile, proveremo emozioni diverse rispetto al caso in cui dicessimo che è stataspiacevole. Usare un linguaggio negativo ci spinge a provare emozioni negative, usare un linguaggio positivo ci spinge a provare emozioni positive e ci permette di attingere a molte risorse interiori. Quindi quando affronti un problema cambia il modo con cui ne parli e cambierai i risultati dei tuoi sforzi e le emozioni che proverai.

3. Fai le domande giuste

Per decidere come affrontare il problema, devi farti le domande giuste nel modo giusto. Le domande controllano la nostra attenzione, su quale aspetto della vita ci concentriamo, quindi poniti domande che ti permettono di analizzare il problema, di vedere il problema per quello che è, le domande che ti focalizzano sulla soluzione e su come affrontare le difficoltà per raggiungerla.

Inoltre le domande influenzano le nostre emozioni, quindi puoi usare le domande per motivarti. Per esempio, puoi chiederti “Come mi sentirò dopo aver risolto il problema?” oppure “Come cambierà la mia vita, quando avrò superato questo ostacolo?”. Attenzione, ho detto “quando avrò superato il problema” non “se avrò superato il problema”. Il se comporta il dubbio implicito di non poter superare il problema. Quindi non basta porsi le domande giuste, ma bisogna porsele nel modo giusto.

4. Controlla le tue emozioni

Appena adesso ti ho invitato a usare le domande per controllare le tue emozioni, è un metodo molto potente che tratteremo a fondo in futuro, ma non è l’unico. Ci sono diversi modi per controllare il nostro stato emotivo e uno dei più efficaci è muoversi. Sì, hai capito bene. Le emozioni influenzano e determinano i nostri movimenti e atteggiamenti fisici. Considera il linguaggio non verbale: è per la maggior parte usato da ognuno di noi per esprimere le proprie emozioni. Ne parleremo a fondo parlando di comunicazione.

E’ vero anche che i nostri movimenti influenzano le nostre emozioni. Pensa al sorriso. Se sorridi, anche se ti senti triste, inizierai a sentirti meglio. Perciò quando ti senti arrabbiato, impaurito o preda delle emozioni, usa il tuo corpo, muoviti, corri, salta, raddrizza le spalle e assumi posture aperte e sicure, agisci e dai sfogo all’energia che ti porti dentro. Questo influenzerà le tue sensazioni, le tue emozioni e quindi la percezione che in quel momento hai del problema.

Stasera ci fermiamo qui. Nel prossimo post concluderemo la lista degli approcci efficaci alla risoluzione dei problemi.

Nel frattempo ti lascio con un domanda: quale differenza pensi ci sia tra il risolvere un piccolo problema e la soluzione di un grande problema? Per esempio, che differenza c’è tra un lampadario che non si accede più e il trovare un lavoro migliore?

Grazie dell’attenzione e a presto ;D