
Perché la chiesa e il mondo cattolico tacciono sulle devastazioni dell’euro?
Assistiamo da ormai un decennio al declino della società e dell’economia italiana. Gli economisti sapevano molto bene quali sarebbero state le conseguenze dell’adozione dell’euro, una moneta unica che non è solo una moneta ma uno strumento di governo politico che favorisce gli stati più forti e competitivi a spese degli stati più deboli e meno competitivi.
L’euro senza meccanismi di regolazione e di redistribuzione delle risorse, non previste e non volute da Germania e paesi forti, è sottovalutato per loro e sopravvalutato per l’Italia e per i paesi del sud d’Europa che hanno economie diverse e società diverse. L’euro è l’espressione della volontà di potenza di una minoranza che opprime una maggioranza.
Può una sola moneta andare bene per stati così diversi?
Naturalmente no.
Però l’euro ha portato la pace, continuano a dire in molti, mentendo o non comprendendo cosa sia l’euro e come funzioni. L’euro non ha portato la pace, la pace in Europa l’ha imposta e mantenuta la Nato, creatura degli Usa di cui siamo una colonia perché abbiamo perso la seconda guerra mondiale. L’euro e l’UE per loro natura impongono una competizione feroce tra gli stati e dentro le società degli stati, che provocano danni molto più gravi di una guerra.
In Italia le cose sono andate molto peggio che negli altri paesi per scelte politiche sbagliate se non disastrose, applicando austerità e politiche recessive consigliate e imposte da bce e commissione che non hanno fatto che aggravare la situazione. Provocando la più grande perdita di Pil della storia d’Italia seconda solo alla seconda guerra mondiale.
Errori così gravi e macroscopici che non possono essere causati dalla sola incompetenza di governi non eletti, imposti da vertici politici legati a organizzazioni private colluse e interessate al declino sociale ed economico del bel paese.
Così abbiamo Monti che ammette di aver distrutto la domanda interna a spese della borghesia e dei lavoratori e a vantaggio della finanza e delle imprese esportatrici. Poi Letta e Renzi, che non fanno che peggiorare la situazione infliggendo danni sempre più gravi, aumentando le tasse, tagliando i servizi, riducendo gli ammortizzatori, abolendo l’articolo 18 e permettendo alle aziende di licenziare liberamente, tagliando le pensioni e allungando l’età della pensione. E molto altro.
Scelte portate avanti dalla sinistra italiana che hanno avvantaggiato le élite e la finanza e hanno demolito gli stipendi, il lavoro e il futuro delle classi lavoratrici. La sinistra che dovrebbe rappresentare gli interessi delle classi lavoratrici e il lavoro, ha applicato politiche di destra a vantaggio del capitale. La sinistra ha tradito i suoi ideali e sta morendo in tutta Europa.
La risposta dell’Ue e della politica è la crescente compressione dei diritti politici per controllare la maggioranza scontenta, cioè un attacco alla democrazia che dilaga in tutta Europa. Una scelta che non stupisce se viene da un organismo non democratico come è l’Ue, mentre una scelta incredibile da parte delle classi politiche delle repubbliche democratiche europee. Come abbiamo visto nel post “L’Italia non è una democrazia” in Italia la democrazia è morta da almeno 5 anni, ma anche nel resto dell’Ue le democrazie vengono schiacciate dalle élite dei diversi paesi per i loro interessi.
Ora, perché la chiesa di fronte a tutto questo, in questi anni di impoverimento e di demolizione sociale ed economica dell’Italia non ha detto nulla? Perché non si è sentito da parte del mondo cattolico una parola di dubbio?
Tu cosa ne pensi?
Ascolta l’intervento di Alberto Bagnai alla presentazione del libro “Quale Europa?”.
Come sempre ti invito ad ascoltare con senso critico quanto viene detto e ti invito a verificare le informazioni presso fonti di informazioni affidabili. Usa la tua testa, non regalare la tua fiducia.
Alberto Bagnai è economista e docente di politica economica all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, è ricercatore associato al Centre de Recherche en Economie Appliquée à la Mondialisation dell’Università di Rouen e pubblica su riviste nazionali e internazionali di economia. Nel 2011 ha aperto Goofynomics, il blog di divulgazione su economia ed euro più seguito in Italia. Nel 2012 ha pubblicato il “Tramonto dell’euro”, vincitore del Premio Canova di Letteratura economica e finanziaria, poi ha pubblicato “L’Italia può farcela”. Qui trovi la sua pagina web, qui il suo blog Goofynomics e qui trovi il blog su il Fatto quotidiano.
Buona visione e a presto ;D