
L’appello di Libertà e Giustizia
Stasera cambio il post programmato per lasciare spazio a un appello che penso valga la pena leggere. Libertà e Giustizia, associazione di cittadini e movimento civile, il 27 marzo ha lanciato sul suo sito un appello, poi ripreso dal Fatto Quotidiano. E’ un vero e proprio grido di allarme, una denuncia di quello che la classe politica sta cercando di realizzare: la grande riforma di Renzi. Un parlamento delegittimato dalla Corte Costituzionale vuole cambiare la Costituzione per abolire il Senato, e non solo, con l’obiettivo di creare un regime autoritario e dare al presidente del consiglio poteri da dittatore.
Questo è l’appello:
La svolta autoritaria
Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali. Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.
E’ firmato da: Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis e Costanza Firrao.
Come detto sopra, Libertà e Giustizia è un’associazione di cittadini e un movimento civile che vuole favorire e stimolare il dibattito politico e fare pressioni sui partiti e la classe politica come portavoce della cittadinanza. Qui trovi la pagina in cui è stato pubblicato l’appello, qui l’articolo del Fatto che lo riporta, qui il post del blog di Scanzi che ne parla.
Come sempre ti invito a leggere con senso critico e ad approfondire spunti, informazioni e tema. Usa la tua testa.
Buon lettura e a presto ;D
La manovra eversiva di Renzi mi ricorda il clima politico degli anni ´20 in Italia e gli ultimi anni della Repubblica di Weimar.l La cosa mi inquieta molto.
Ciao, Candida, non ho una conoscenza sufficientemente approfondita di quei periodi per confermare o meno quanto dici.
A prima vista direi di no. La repubblica di Weimar, nata in Germania dopo la sconfitta della prima guerra mondiale e stravolta per la terribile crisi economica, causata dalle enormi sanzioni di guerra e da una gestione economica/monetaria insensata, fu il terreno perfetto per la nasciata del nazismo, ma non vedo nulla di simile oggi in Italia, e aggiungo per fortuna.
Gli anni 20 in Italia furono a loro volta figli delle conseguenze della prima guerra mondiale, che decimò una generazione di uomini in Italia e creò un numero enorme di reduci con un peso politico poderoso.
L’Italia di oggi è molto diversa. Se i tuoi timori sono rivolti alla comparsa e crescita di correnti politiche di destra spinte dal malcontento, qualcosa si vede, ma appena appena. E’ ormai assodato che il M5S ha smorzato il peggio e la ricomparsa degli estremismi violenti.
Grazie del commento e a presto ;D