
La realtà è che devi morire
Un aspetto fondamentale della realtà è la mortalità degli esseri viventi. Sei vivo? Allora primo o poi devi morire.
Sei nato? Sei vivo? Allora prima o poi morirai.
Noi esseri umani nasciamo in questo mondo e tutti prima o poi moriamo. Tutti gli esseri umani vissuti nel 1800 oggi sono morti e sepolti. Fra 150 anni tutti gli esseri umani viventi oggi sarà morto e sepolto.
Perché ripeto che dobbiamo morire?
Per sottolineare che la morte, anche la sola parola, come minimo disturba, al peggio ci provoca una paura soffocante.
Perché la morte ci turba?
Perché abbiamo paura di morire. Il nostro istinto di sopravvivenza, istinto condiviso da tutti i viventi, ci spinge a lottare per continuare a vivere, come ci spinge a evitare le minacce alla nostra vita. Questo istinto è un programma biologico interiore e imperativo che domina, determina o influenza i nostri comportamenti.
Non a caso abbiamo centinaia di meccanismi automatici di autoconservazione che mettiamo in atto inconsciamente, come evitare ogni oggetto in movimento veloce verso di noi, come rilevare tutti i movimenti entro il raggio visivo, come reagire istantaneamente a ogni dolore. E non a caso evitare il dolore è superiore al cercare il piacere e i pericoli, veri e immaginari, attirano la nostra attenzione più di ogni altra cosa.
Prendi la sana abitudine di chiederti il perché fai le cose e perché hai preso proprio quella decisione. Se sarai sincero scoprirai che la maggior parte delle tue scelte e delle tue azioni sono influenzate da “rischio” e “pericolo”. Morire è la nostra paura fondamentale, cessare di vivere, da cui derivano tutte le altre paure della nostra vita.
Allora se abbiamo paura della morte perché viviamo facendo finta di essere immortali?
Non dovrebbe essere il contrario?
I paradossi sono molteplici:
- abbiamo paura della morte e facciamo finta di poter vivere per sempre;
- nonostante la nostra tenacia noi esseri umani siamo fragili e rischiamo di morire ogni giorno per un incidente, anche solo per una distrazione, eppure facciamo finta di essere invulnerabili;
- viviamo immersi nel flusso dei media rigurgitante di morte e dolore, ma facciamo finta che non ci riguardi;
- vediamo soffrire e morire le persone attorno a noi, ma raramente parliamo della morte o pensiamo alla nostra morte;
- agiamo e facciamo scelte dove morte e dolore sono sempre considerate o protagoniste, ma facciamo finta che non sia così, mentiamo a noi stessi, fingiamo di dimenticarcene.
Allora perché viviamo fingendo di ignorare la morte?
Lo facciamo per diverse ragioni, le principali sono perché:
- siamo stati allevati, educati-programmati per agire in questo modo fin da bambini, attraverso l’esempio dei nostri genitori, con l’iniezione di paure, anche immotivate, crescendo tra storie, spettacoli e giochi violenti, pieni di morte e dolore;
- conosciamo poco o male le nostre emozioni, soprattutto la paura, non vediamo educati e formati a riguardo e non sappiamo gestirle adeguatamente come un essere umano adulto dovrebbe fare;
- veniamo allevati per essere conformisti e viviamo in una società che rifiuta la morte e non ne parla affatto;
- veniamo indottrinati con religioni che promettono la vita dopo la morte (es: cristianesimo) o la vita eterna (es: lascienzah), che professano il sacrificio per il prossimo, almeno in apparenza, che prosperano tramite il senso di colpa e ostacolano o deviano ogni valutazione sulla morte;
- siamo facilmente manipolabili, siamo “aperti”, senza sistemi di “verifica” e “controllo”, programmabili attraverso la comunicazione, soprattutto quando siamo in determinati stati emotivi e mentali;
- perché le “civiltà” odierne fanno di tutto per reprimere la coscienza della morte, perché una società di persone coscienti non sarebbe controllabile come un gregge, perché le persone non spenderebbero la maggior parte della vita in attività che alimentano le grandi organizzazioni, le civiltà.
Chiediti, cosa succederebbe se le vacche fossero consapevoli che dopo 1-5 anni li attende la morte nel macello?
Perché conoscere la morte è importante?
La realtà è che la morte è un tratto fondamentale della vita e dovremmo vivere coscienti di cosa significa. Che prima o poi moriremo, che oggi potrebbe essere il nostro ultimo giorno.
Come cambierebbe la tua vita quotidiana se fossi consapevole che la tua vita finisce domani?
Come cambierebbe la tua vita quotidiana se fossi consapevole che la tua vita finisce tra una settimana? Un mese? Un anno?
Chieditelo e scoprirai che molte delle attività in spendi tempo e attenzione non avrebbero la stessa importanza o le considereresti insignificanti.
Perché la morte non è solo il limite della durata della nostra vita. La realtà è che la morte è il più grande dei cambiamenti e diventare coscienti della sua presenza e del suo significato ci costringe a porci domande scomode e complicate, porta in noi una serie di trasformazioni inevitabili, ci costringe a vedere la realtà, ci spinge a mettere in discussione la nostra vita, a vedere il futuro con occhi diversi.
Allora perché la maggior parte degli esseri umani non cerca di comprendere la morte, anzi fa finta di non vederla?
Le cause principali le abbiamo viste sopra e le approfondiremo in altre occasioni. Una risposta sintetica è che noi esseri umani siamo complessi e manipolabili, non ci conosciamo granché e chi controlla la società umana, fa di tutto per addomesticarci fin da piccoli, per mantenerci ignoranti e stupidi, indottrinarci con fiumi di menzogne per mantenerci obbedienti e gregari.
Dico questo perché è quello che vedo quando mi guardo attorno, quando parlo con le persone, quando presto attenzione alla propaganda che ci bombarda tutti i giorni.
Dove voglio arrivare?
Quello che voglio indicarti è che la morte è sempre con te, anche se fai finta di non vederla, anche se ne hai paura e cerchi di sfuggirla o di dimenticarla.
Quello che sottolineo è:
- che la morte non è quello che pensi di conoscere e fai finta di non vedere,
- che dovresti dedicare più tempo a comprenderla,
- perché farlo metterebbe fine alla paura che provi e cambierebbe in meglio te e la tua vita.
Ti aiuterebbe anche a vedere la realtà per quello che è, oltre le mappe e i distorti mondi mentali in cui ci rinchiudiamo.
Comprendi?
Sei vivo? Devi morire prima o poi, ma la morte da significato alla tua vita.
Ne parleremo ancora, in altre occasioni.
A presto.