
LA MENTE UMANA – Il cervello diviso
L’idea che il cervello umano sia diviso in due emisferi dalle funzioni e dalla diversa natura, il sinistro logico e il destro intuitivo, è molto diffusa e popolare.
Da dove nasce quest’idea di cervello diviso?
Nasce dagli studi compiuti su pazienti che avevano subito emisezione cerebrale, cioè taglio e separazione degli emisferi tramite intervento chirurgico, eseguita per esempio per risolvere casi gravi di epilessia. Costoro mostravano comportamenti anomali e diversi se agivano con una mano o con l’altra, o se dovevano spiegare a parole aspetti diversi degli oggetti o della realtà.
Ma è proprio così? Possiamo distinguere un emisfero sinistro logico e “linguista” e un emisfero destra intuitivo?
Per certi aspetti è vero, ma la realtà è meno intuitiva e più complessa e affascinate. La corteccia cerebrale del cervello umano è in effetti divisa in due emisferi separati da una fessura e unita nella subcorteccia dal “corpo calloso”, una fitta massa di fibre nervose che trasporta i “dati” da una metà all’altra del cervello, la via principale di comunicazione tra le due semicortecce.
Ma queste elaborano le informazioni in modo diverso?
Ogni emisfero è programmato per sentire, gestire e agire sulla metà opposta del corpo umano: l’emisfero destro controlla la metà sinistra del nostro corpo e viceversa, inoltre i dati sensoriali provenienti dai sensi della parte destra vengono distribuiti nell’emisfero sinistro e viceversa.
Quindi a livello di gestione corporea i due emisferi hanno le stesse funzioni, mentre a livello di elaborazione sensoriale si possono osservare le prime differenze sulle modalità di elaborazione degli stimoli. Per esempio, il sinistro è più bravo nell’elaborare gli stimoli sonori e a tenere il ritmo, cosa che puoi verificare se provi a tenere un ritmo musicale complesso prima con la mano destra e poi con la sinistra.
Un altra differenza significativa tra i due emisferi del cervello è quella relativa al linguaggio: quello sinistro sembra averne il controllo a partire dalla comprensione dei significati delle parole e delle espressioni, ma quello destro ha comunque un ruolo importante, relativo più all’analisi generale del linguaggio, dello stato d’animo correlato e delle sue implicazioni. Lo sviluppo del linguaggio ha portato a una specializzazione del lato sinistro del cervello e ha condotto a migliori prestazioni nel ragionamento logico, simbolico e negli ordinamenti sequenziali.
D’altra parte il lato destro del cervello si è specializzato nell’elaborazione visiva e spaziale, tanto che per esempio tendiamo a riconoscere i volti privilegiando il lato sinistro del viso. Si è specializzato anche nella memorizzazione delle mappe e dell’aspetto degli oggetti, nel giudizio musicale e nella comprensione degli schemi. Inoltre la metà destra contiene moduli specializzati nell’analisi computazionale delle percezioni, mentre il sinistro contiene moduli capaci di associazioni di alto livello e quindi efficienti nel problem solving e nella ricerca dei significati.
Alcuni studi più recenti, in cui ai soggetti si mostravano lettere composte da lettere più piccole, hanno dimostrato che l’emisfero sinistro si concentra sui dettagli, mentre il destro considera l’immagine intera. Ma studi successivi hanno dimostrato che questa caratterizzazione può essere rovesciata con la giusta sequenza di stimoli, dimostrando quindi che le specializzazioni dei due emisferi dipende dalla necessità e non dalla natura dei dati da elaborare.
Concludendo, sì, i due emisferi sono diversi e sono specializzati diversamente, ma la questione è più sottile e complessa della divisione: il sinistro logico e il destro intuitivo. Comunque sia, qualunque situazione dobbiamo affrontare, lo faremo usando entrambe le metà del nostro cervello al meglio delle capacità.
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