LA MENTE UMANA – Agire in anticipo

26 Giugno 2011 0 Di Pier

Tutti noi pensiamo che il tempo di risposta del nostro cervello agli eventi e agli stimoli sia molto breve, quasi istantaneo. La convinzione nasce dall’esperienza. Chi di noi per esempio non ha preso al volo un oggetto in caduta, come un bicchiere dal tavolo, o qualcosa che ci è sfuggito di mano? Prima ancora di formulare un solo pensiero, la nostra mano ha già afferrato l’oggetto anticipandolo nella sua caduta. Il tempo di risposta pare istantaneo eppure non lo è, è un’impressione generata dalla capacità del nostro cervello di agire anticipando gli eventi che stanno per avvenire.

Quanto tempo passa dall’evento alla nostra risposta?

Pochi decimi di secondo in cui riceviamo lo stimolo sensoriale (vista, udito, ecc) questo viene trasmesso al cervello, elaborato su molti livelli diversi fra cui anche quello preposto al controllo fisico del nostro corpo. A questo livello il cervello cerca senza sosta di anticipare gli eventi, pianifica incessantemente i movimenti per reagire nella maniera appropriata. Dato l’ok per l’azione partono gli impulsi alla rete nervosa per mettere in moto il corpo.

Vediamo il nostro vicino di tavolo colpire il bicchiere e la nostra mano appare nel punto giusto per afferrarlo prima che colpisca il pavimento.

Il perché di questo è legato alla selezione che ha privilegiato chi era capace di reagire in anticipo ai pericoli senza il bisogno di analizzare in dettaglio ogni movimento. Pensa a come saremmo lenti se dovessimo decidere consciamente ogni singola azione. In un mondo di segnali rapidi, in cui siamo immersi in un flusso costante di informazioni da gestire ed elaborare, il cervello si dimostra capace di vagliare gli stimoli sensoriale, di dare loro una priorità e di giocare d’anticipo sulla pianificazione motoria.

Un modo concreto per verificare questa capacità è l’esperimento della scala mobile, un aneddoto tipico utilizzato dai neuropsicologi. Quando saliamo su una scala mobile o su un tapis roulant ci adattiamo al movimento dello stesso per evitare di perdere l’equilibrio. La prima volta che ci siamo saliti abbiamo perso l’equilibrio e siamo stati costretti ad appoggiarci al corrimano, ma in seguito il cervello ha prodotto gli adattamenti motori necessari all’ingresso su una scala mobile.

Un vero e proprio pilota automatico, comodo ed estremamente efficace, che ci rende capaci di reazioni apparentemente istantanee e di molto altro, come per esempio di poter digitare sulla tastiere senza guardarla o di percorrere i percorsi abituali anche a occhi chiusi.

Ora se ne hai l’occasione, cerca di salire su una scala mobile o un tapis roulant fermi. Proverai una sensazione strana, come di essere risucchiato dalla scala, perfino di perdere momentaneamente l’equilibrio. Quello che accade è che sebbene noi sappiamo che la scala è ferma, il nostro “pilota automatico” anticipa tutti i movimenti e i cambi d’assetto necessari per compensare il movimento della scala, che però non c’è. La sensazione strana e tutto il resto nasce proprio da questo. Naturalmente il cervello apprende molto velocemente e già la volta successiva la sensazione sarà attutita o assente.

Tutto questo dimostra l’efficacia del nostro cervello e in particolare del nostro “pilota automatico” inconscio, ma dimostra anche come la nostra coscienza e aree del nostro cervello possono interpretare in modi diversi l’ambiente intorno a noi. Inoltre dimostra che il nostro cervello può essere ingannato e che certi meccanismi inconsci del nostro cervello non sempre sono efficaci o affidabili.

Continueremo a esplorare segreti e capacità di mente e cervello nei prossimi post di questa rubrica.

A presto ;D

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