
La guerra di classe delle élite liberiste
Questa sera ti propongo un video ricco di spunti di riflessione sui cambiamenti socioeconomici che hanno cambiato l’Italia e il mondo intero negli ultimi 40 anni.
La guerra di classe delle élite
Arnaldo Vitangeli sottolinea come, dopo la caduta del muro di Berlino, le nuove generazione invece di ereditare più diritti e ricchezza, com’era accaduto ai loro nonni e padri, si sono visti defraudati di occasioni, diritti, ricchezze e futuro.
La crescita della tecnologia ha portato alla maggior produttività dei lavoratori, ma nonostante oggi producano migliaia di volte di più del passato, le élite negli ultimi 50 anni, a partire dalla caduta dell’unione sovietica, hanno condotto una vera e propria guerra di classe contro tutte le altre classi sociali con l’evidente obiettivo di dominare tutto: società, stati, economie.
Se prima la presenza di un modello sociale ed economico alternativo, quello comunista, aveva spinto l’establishment a concedere diritti come stipendi, pensioni, vacanze, eccetera, dopo la caduta dell’Urss capitalisti e liberisti hanno deciso di riprendere il potere assoluto usando tutte le armi a loro disposizione: economiche, mediatiche, politiche, finanziarie, eccetera.
Usando i media le élite hanno manipolato la visione della realtà delle ultime generazioni, distogliendo i cittadini dalla politica per prenderne il controllo diretto. Inoltre precise scelte politiche e finanziarie hanno generato la globalizzazione, l’abbattimento delle barriere doganali e finanziarie hanno permesso alle corporation di sfruttare il lavoro ovunque nel mondo, liberandosi dai vincoli degli stati e dal patto sociale tra aziende e lavoratori. Una strategia per togliere ricchezza alle persone comuni per accentrarli nelle mani di pochi.
A questo si è aggiunta l’imposizione del modello immigrazionista, che di fatto porta nuovi lavoratori negli stati occidentali per metterli in competizione coi lavoratori locali con lo scopo di schiacciarne gli stipendi. Usare i lavoratori schiavizzati del terzo mondo per distruggere i diritti acquisiti dei lavoratori occidentali.
A questo si è accompagnata la finanziarizzazione estrema del sistema economico, che da un lato ha portato al libero movimento di capitali in tutto il globo, dall’altro ha trasferito il controllo delle politiche monetarie dagli stati nelle mani delle grandi banche, garantendo all’establishment profitti enormi e fornendo loro uno strumento di potere in grado di piegare nazioni, costringerle a seguire la volontà e le politiche liberiste dell’establishment.
Ma le cose stanno cambiando. La reazione crescente dei popoli sempre più consapevoli si sta diffondendo nel mondo, portando nuovamente i popoli a lottare per i loro diritti.
Il relatore
Chi parla è Arnaldo Vitangeli, voce e volto de Lafinanzasulweb, strumento multimediale della rivista “La Finanza”, un vero e proprio canale televisivo online che si differenzia per contenuti e target. La Finanza è una pubblicazione bimestrale di finanza, economia e geopolitica fondata nel 2010 da Giorgio Vitangeli, l’attuale direttore, continuazione di “la Finanza Italiana”, altra rivista fondata da Vitangeli e da lui diretta per 27 anni e autorevole voce “fuori dal coro” nell’editoria economica e finanziaria. Questo è il sito web de Lafinanzasulweb e questa è la sua pagina su Twitter. Qui trovi la pagina facebook, qui il canale youtube.
Come sempre ti invito ad ascoltare con attenzione e senso critico. Ti invito anche ad approfondire gli argomenti che ti interessano presso altre fonti affidabili. Usa la tua testa e non regalare la tua fiducia.
Qui e qui trovi altri due video interessanti dello stesso autore.
Buona visione e a presto ;D
Circa la caduta del muro di Berlino e la decadenza che ne è seguita ne ho constatato come molti cittadini nell’universo la disintegrazione totale a livello sociale, culturale, economica, quello che però mi offende è vedere l’Italia sempre costantemente fallimentare nel potersi riscattare, ci si rassegna su tutto, e addirittura i giovani con la museruola la indossano direi anche spavaldamente, tra gli anziani qualche ribelle c’è, tra i giovani nessuno, non si fanno domande e non sanno cosa c’è nel vaccino e non sanno che il 5g sia correlato al vaccino e che già da solo il 5G è da cancellare, non occupano le scuole, non si rivoltano contro ministri incompetenti, forse non ne conoscono neanche il nome, etnie straniere che stanno invadendo l’Italia, il loro paese, non un altro ma per loro sembra questo sembra non sia un problema, la lamorgese ha cancellato i confini, entrano senza passare per un’ambasciata o un consolato, sono naufraghi, cioè senza documenti, cioè per lo più sono tagliagole galeotti spie soldati isis ma per loro non è un problema, una studentessa a certe obiezioni rispondeva che certe imposizioni, mascherina, tamponi, li vedeva piuttosto come azioni giuste, che il governo impone a fin di bene, “lo fanno per noi”! A Roma si era circa in 200, a Berlino il Popolo è sceso in piazza spontaneamente, senza una precedente organizzazione, lottano così come in Serbia, Polonia, Francia, sui social sono molti quelli che idolatrano i francesi definendoli più coraggiosi, non ricordando quanto nefasto sia quel popolo nei confronti del nostro, cosa fecero a Roma nel 1796, la borsa è stata in parte ceduta all’Olanda e Francia, la Francia ci ha preso il nostro versante del monte bianco, ora l’unicredit, tre parti di mare, villa Medici, palazzo Farnese, dato in affitto per 1€ al mese, i 100 anni sono passati nessuno si prende cura di riappriopriarsene? Popolo stolto, che paga 5 mld in più di ciò che riceve dal IV Reich ogni anno, neanche lo sanno, che lascia che mafiosi farabutti prepotenti, (di Lorenzo Inri) si approprino di strutture dello stato per farne lucro personale e lasciare ai cittadini il costo di tali usi impropri, solo per questo abbiamo ancora qualche struttura definita statale. Così non è per il ministero dell’istruzione che un tempo più decoroso si chiamava: ministero della pubblica istruzione, ora è un ibrido, che organizza scuole non formative perché vuole cittadini ebeti ma gli studenti non si rivoltano, e sciamano in strada vestiti preziosamente con pezze sul viso abbinate al colore dell’abbigliamento, ecco questo mi fa paura, il paese da tempo è un paese morto!