LA COMUNICAZIONE POLITICA – 1
A chi parlano i politici?
A noi cittadini? Sei sicuro?
E cosa dicono? Riesci a capire quello che dicono?
Perché sono incomprensibili?
Stasera ti propongo un video del 1991, un reperto storico i cui contenuti sono validi ancora oggi. E’ un’interessante analisi della comunicazione politica italiana della prima repubblica, condotta da una splendida Lella Costa.
L’attrice ci spiega in modo semplice che le parole della politica sembrano poco chiare perché per lo più non sono destinate a noi, al pubblico, ma agli altri politici e ai giornalisti, agli addetti ai lavori insomma. Sono messaggi in codice che riguardano il potere e la classe politica. I politici non parlano delle cose, ma parlano del sistema politico e al sistema politico, e non conta il significato letterale del discorso, ma l’interpretazione che ne daranno gli altri politici. I problemi della società vengono evocati, ma non discussi, sono solo pretesti per disputarsi le posizioni di potere e l’attenzione del pubblico votante.
Per il resto, quello che conta nella comunicazione politica è occupare quanto più spazio possibile sui mezzi di comunicazione, sui palchi e negli eventi pubblici. Più a lungo i politici vengono visti dal pubblico, più verranno ricordati e più se ne parlerà. Per questo motivo, cercano di distinguersi dagli altri scegliendo e definendo uno stile unico, un’immagine attraente per l’elettorato a cui si rivolgono.
E i giornalisti?
Assecondano e incoraggiano i politici nell’uso del loro linguaggio, lo parlano e lo difendono o quantomeno non lo mettono mai in discussione. Senza di loro il linguaggio dei politici italiani sarebbe molto diverso. Nell’ottica della politica i giornalisti svolgono due funzioni principali: trasformare la comunicazione pubblica in un servizio privato ad uso dei politici e trasformare la politica in un racconto sensato e attraente per lo spettatore, senza mai mettere in discussione il senso del racconto. Questo naturalmente in Italia. Nel sistema politico italiano, chi ha il potere può dire tutto e il contrario di tutto senza mai rispondere delle proprie azioni o parole. Molto raramente un giornalista fa il suo lavoro: porre domande scomode.
Questo vale ancora oggi?
Sì, quanto viene detto nel video vale ancora oggi, anche se la comunicazione politica è cambiata con l’avvento e la fine dell’era berlusconiana.
Per stasera ci fermiamo qui. Approfondiremo l’argomento nel prossimo futuro con diversi post sulla comunicazione. Prima di chiudere ti offro una domanda: come riesce la comunicazione politica a influenzare l’elettorato, i cittadini?
Un ringraziamento ad Annamaria Testa e NuovoeUtile.it per aver reso disponibile il video sulla rete.
Buona visione e a presto ;D
[…] Qui puoi trovare i post sulle informazioni e in particolare ti consiglio “Cos’è la propaganda” e “La comunicazione politica 1”. […]