IL REFERENDUM TRADITO 2

29 Novembre 2011 0 Di Pier

Nel post precedente, “Il referendum tradito”, cercavo di fare il punto sul manifesto tentativo della classe politica e degli speculatori di ignorare il risultato del referendum dello scorso giugno e di continuare a fare i propri interessi a spese della collettività.

Ebbene il giorno successivo al mio post è uscito sul Fatto quotidiano un articolo (questo) che rivela come, subito dopo il risultato del referendum, i gestori privati dell’acqua si sono rivolti a Giulio Napolitano, avvocato, esperto del settore e figlio del Presidente della Repubblica, per una consulenza mirata.

Il dossier prodotto, che potete trovare qui, spiega come è possibile per i gestori, ignorare il risultato del referendum ed espressione della volontà dei cittadini e portare tutte le controversie nelle mani della giustizia amministrativa, presso cui è possibile insabbiare a lungo l’applicazione dei risultati referendari e perfino ribaltarli. A partire dall’eliminazione del 7% di profitto garantito, un vero e proprio balzello ora illegale e ingiustificato, con cui i gestori fanno profitti milionari alle spalle degli utenti e della collettività.

Il loro scopo è chiaro, no?

Fare profitto facile alle spalle di tutti noi.

Chi ci guadagna?

Loro.

Chi ci perde?

Noi.

E non solo per i soldi che ci sottraggono attraverso una legge abrogata e discutibile, ma perché ignorano la volontà dei cittadini. Permettimi di ricordarti l’articolo 1 della costituzione: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

Ti invito a rileggerti il post precedente (qui) e a prendere una decisione in proposito.

A presto ;D