
I fatti della Storia odierna
Stasera due parole sulle elezioni francesi e sui migranti. Che centrano le elezioni francesi e i migranti con Vite Consapevoli? Vivere vite consapevoli significa essere consapevoli della realtà e quindi comprendere tra l’altro i meccanismi dietro ai grandi eventi che riguardano popoli e nazioni o il mondo intero.
Lo scorso weekend abbiamo assistito al primo turno delle elezioni presidenziali francesi. Fra una settimana si svolgerà il secondo turno che deciderà quale dei due candidati diventerà presidente e fra un mese seguirà l’elezione del parlamento francese.
Le elezioni francesi sono determinanti per il futuro della Francia, dell’Ue e del mondo occidentale. Non scherzo. Se vince la LePen e come promette farà uscire a Francia dall’Ue, allora l’unione europea e l’euro sono finiti e con loro finisce l’esperimento socioeconomico che l’establishment occidentale cerca di realizzare sulla pelle dei cittadini europei, allo scopo di demolire gli stati socialisti e creare gli Use, gli stati uniti d’europa, macro–organismo sovrastatale intrinsecamente non democratico.
Quanto importante siano le elezioni lo confermano le campagne mediatiche che i media allineati francesi e del continente stanno conducendo senza pause da mesi, lo confermano le pressioni da parte della politica e degli intellettuali allineati, lo conferma anche la sequenza di eventi non casuali che hanno caratterizzato queste elezioni francesi.
Dall’intervento della giustizia francese su Fillon e LePen, dalle pressioni del mondo della finanza, dagli attentati in Francia tutti di stampo interno ultimo quello a due giorni dalle elezioni che ha chiuso in anticipo la campagna elettorale e avvantaggiato Macron su Melenchon. Solo per citarne alcuni.
Il primo turno è finito con la vittoria di Macron, premiato dall’elettorato delle grandi città, dagli effetti dell’attentato sull’elettorato più anziano, ma anche da alcuni degli altri candidati, in primis lo stesso Fillon, che hanno partecipato più per sottrarre voti alla LePen che per vincere.
Ma il secondo turno non sarà come il primo, la finzione delle divisioni ideologiche destra–sinistra, cadrà del tutto per lasciare il campo alla divisione tra chi è abbiente e chi si sta impoverendo, tra chi paga le politiche europee e chi ne sta godendo. E anche tra chi non accetta o non si può permettere le politiche di immigrazione e chi invece le vuole.
Perché l’immigrazione è un altro tassello del piano per l’Europa. Dalla fine del 2013 i vertici politici europei hanno dato il via libera ai flussi migratori adducendo scuse come l’invecchiamento della popolazione, o la scarsa natalità, o la mancanza di manodopera, o altro ancora. Scuse, anzi più che altro menzogne.
Hanno dato il via libera alle organizzazioni criminali e private che guadagnano miliardi sui flussi migratori, che dall’Africa trasportano giovani in cerca di fortuna in un’Europa in crisi. Il business si è sviluppato in modo tale da far sbarcare in Italia più di mezzo milione di migranti in 3 anni, prevalentemente giovani uomini poco scolarizzati, di origine africana, di classi sociali medio–basse, con l’obiettivo di arricchirsi. Solo il 3% sono rifugiati in fuga da guerre o peggio.
Ma se è facile comprendere lo scopo delle organizzazioni che guadagnano riccamente in africa, pagate dai migranti, e in Italia, pagate dalle istituzioni per mantenere i migranti, qual è lo scopo dei vertici europei? Qual è lo scopo di coloro che pagano riccamente le Ong che traghettano i migranti dalle coste della Libia ai porti italiani dichiarando di averli salvati in mare?
Se si guardano gli effetti crescenti della presenta dei milioni di migranti in Europa, gli scopi sono molteplici: avere a disposizione eserciti di lavoratori di riserva, disposti a lavorare per pochi soldi, con cui schiacciare ancora di più i salari di italiani ed europei; migranti che difficilmente trovano lavoro nei paesi in crisi come l’Italia in recessione, o nei paese ricchi come la Germania senza lingua e competenze utili; migranti che quindi devono essere mantenuti, pesando sui conti statali; migranti che in tale numero hanno difficoltà a integrarsi e che creando tensioni e destabilizzazione sociale.
La storia insegna, le migrazioni riguardano popoli che cercano di conquistare e colonizzare o bisognosi alla ricerca di un futuro, di lavoro e risorse, che un paese fiorente può usare e integrare tra i suoi cittadini. Questi migranti trasportati attraverso l’africa per migliaia di chilometri sembrano più strumenti di manipolazione sociale e politica.
Questi sono alcuni fatti di quest’epoca che ognuno di noi dovrebbe conoscere e comprendere, perché sconvolgeranno la nostra vita, il nostro futuro. Stiamo assistendo alla realizzazione di progetti iniziati il secolo scorso che riguardano il nostro mondo, le nostre vite, che lo vogliamo o meno.
Stiamo a vedere se Macron vincerà. Io ne dubito, ma dipende dai francesi.
E stiamo a vedere quanto l’Italia potrà sopportare il gioco che la sta impoverendo e soffocando. Credo che ancora una volta dovremo essere salvati da altri. A quale prezzo?
Ti invito a guardare il documentario qui sopra: “La centesima scimmia”. Offre una visione più ampia dell’Ue, del suo progetto e di dove ci sta portando.
A presto ;D
La centesima scimmia è il nuovo film documentario del filmmaker Marco Carlucci, realizzato con il contributo di economisti, scrittori, giornalisti, blogger, europarlamentari, giuristi, associazioni umanitarie ed i cittadini europei. E’ il contro-racconto dell’attuale crisi finanziaria e sociale vista in un’ottica opposta a quella istituzionale, un punto di vista che mette in guardia la gente comune nei confronti della propaganda che da anni ripete il mantra di un prossimo miglioramento delle economie. Il video incarna la visione sociale del cittadino, alternata dalle sconvolgenti dichiarazioni degli esperti e di quei pochi politici europei che mettono di discussione il ruolo della Banca Centrale Europea, della finanza speculativa e delle banche fiancheggiatrici.
E’ in questo clima che appare Hub, a rappresentare la protesta e l’esigenza di una reale democrazia. Hub è un nome fittizio, eloquente ed emblematico, dietro il quale si cela un misterioso blogger, che si materializza nei luoghi più disparati, davanti al Parlamento Europeo o al centro delle proteste popolari in Spagna, Grecia ed Italia. Hub è il pensiero contro, informato e libero, che aiuta a comprendere le trame dei nuovi padroni del mondo, e mostra come sia un diritto e un dovere di ciascuno difendersi e provare a ribaltare tale logica dispotica.
“La centesima scimmia” è un documento senza confini, che concede spazio e voce alle teorie alternative al dogma dell’austerity, al ruolo centrale della Germania e alle soffocanti ricette economiche imposte dai governi ai cittadini, come se fossero l’unica via d’uscita. Con tutto il dramma derivante dalla perdita del lavoro, della casa, della dignità e di ogni futuro in un mix di forza e di passione, “La centesima scimmia” mostra l’Europa dei popoli, uniti oggi sotto il tallone oppressivo della finanza, delle banche e dei poteri occulti, l’altra Europa