
Empatia e società umana
Stasera prendiamo spunto da un video inglese della RSA che propone in modo essenziale le idee di Jeremy Rifkin sullo sviluppo della società e sull’empatia.
Cos’è l’empatia?
Nel post “Empatia” abbiamo visto che l’empatia è la capacità di riconoscere, comprendere e condividere le emozioni altrui. E’ una caratteristica che quasi tutti gli esseri umani posseggono ed è fondamentale per lo sviluppo dell’emotività umana e per poter instaurare e gestire rapporti sociali soddisfacenti. L’empatia è una predisposizione naturale che si sviluppa in tenera età attraverso il rapporto con gli altri esseri umani, principalmente con i nostri genitori.
L‘empatia è la base su cui poggiano le relazioni tra esseri umani. Non può esistere una relazione significativa se non c’è empatia, cioè se non comprendiamo le emozioni del nostro interlocutore o parter. Conoscere e comprendere l’emotività degli altri ci spinge a rispondere nel modo giusto agli stimoli altrui. E’ importante entrare in empatia per comprendere meglio la realtà degli altri e per operare delle scelte che non siano condizionate unicamente dal proprio punto di vista, spesso limitato.
Tutto questo è possibile grazie ai neuroni a specchio, una dote presente nel nostro patrimonio genetico e sviluppata dall’evoluzione e dalla selezione naturale, quando la nostra sopravvivenza individuale dipendeva dalla comprensione delle azioni degli altri esseri umani, a partire dall’identificazione di minacce sia esterne che da parte di nostri simili, fino allo sviluppo di una vita sociale migliore e vincente per madre natura (riproduzione).
Il video prende spunto dal lavoro di Rifkin, esposto nel suo libro “La civiltà dell’empatia”, che partendo dall’empatia contraddice diverse teorie e dottrine, come l’utilitarismo e l’illuminismo, e sostiene che lo sviluppo empatico è un elemento fondamentale dell’evoluzione umana e sta raggiungendo l’apice grazie alla globalizzazione e alla nuove tecnologie per la comunicazione.
Sono molti gli spunti interessanti e le domande che il video offre. Se madre natura ci ha programmati per sentire le emozioni e i disagi altrui come se fossero i nostri, per socializzare, condividere e appartenere a un gruppo sociale, perché allora mostriamo una così spiccata propensione all’aggressione, alla violenza, all’egoismo?
Rifkin sostiene che nel passato l’empatia umana era limitata, a partire dalla famiglia, per poi passare al gruppo religioso e alla nazione-stato. Ma cosa giustifica le guerre, cosa le violenze, il sopruso, la crudeltà verso i nostri simili e gli altri esseri viventi?
E’ sufficiente una minoranza di sociopatici e psicopatici a influenzare l’intera umanità?
O forse le condizioni sociali della maggioranza della popolazione non permettono il pieno sviluppo dell’empatia e delle emozioni?
Quale effetto ha la cultura di un individuo sulla sua empatia?
Se è vero che l’empatia si basa sulla consapevolezza della nostra fragilità, della morte e della sofferenza e ci spinge alla solidarietà verso gli altri, è anche vero che la paura della morte ci spinge a mentire a noi stessi e a vivere come se fossimo immortali.
Tu cosa ne pensi?
Approfondiremo insieme questi interrogativi in alcuni post nel prossimo futuro.
Jeremy Rifkin è un economista, attivista e saggista statunitense. Ha fondato, nel 1969, la Citizens Commission con l’intento di rendere noti i crimini di guerra commessi dagli americani durante la guerra del Vietnam. È il fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends (FOET) e presidente della Greenhouse Crisis Foundation. La RSA, Royal Society of Arts, è un’organizzazione no profit che mira a trovare soluzioni pratice innovative alle sfide sociali odierne.
Qui puoi trovare il sito della RSA, qui la pagina di Wikipedia su Rifkin. Qui puoi trovare il sito della Foet, qui puoi trovare il profilo di Jeremy Rifkin su TED e qui il sito del libro di Rifkin.
Buona visione e a presto ;D