
E se il prima e il dopo fossero adesso?
Ciao e bentrovato.
Stasera niente cose impegnative, mentre aspettiamo l’esito del voto di queste elezioni politiche, volevo solo fare due chiacchiere. Qui ha nevicato e il mondo imbiancato sotto la luna piena mi fa sognare, mi fa pensare a realtà diverse, a futuri diversi, a modi diversi di vedere le cose, quelle importanti naturalmente. Certe volte mi piace baloccarmi con certe idee balzane o certe domande, inquietanti ed entusiasmanti insieme.
Come dici?
Ok, intendo cose del tipo: come sarebbe la vita se fosse sempre inverno? Oppure come sarebbe il nostro mondo se vivessimo solo vent’anni? O come sarebbe se vivessimo mille anni? Ci hai mai pensato? Oppure come vivremmo se tutti i metalli fossero rari? Potrebbe svilupparsi una tecnologia basata prevalentemente sugli organismi viventi?
Tu che ne pensi?
Ne ho mille di domande come queste in un’agenda tutta disegni e scarabocchi e alcune mi rimangono in testa a lungo. Questa te la voglio dire: come sarebbe la realtà se il tempo non fosse come lo immaginiamo noi? Noi pensiamo che il tempo sia lineare: c’è il passato, il presente e il futuro, ricordiamo il passato, viviamo il presente, immaginiamo e progettiamo il futuro.
Prova per esempio a immaginare che tutto accada nello stesso momento. Hai capito bene, prova a immaginare che tutte le vite passate e future, tutti i momenti della nostra vita accadano allo stesso tempo. Mentre il nostro io cosciente percepisce gli eventi come se fossero uno dietro l’altro, come i fotogrammi di un film.
Oppure da un altro punto di vista, immagina che tutto sia già scritto, come su un hard disk, o sulle pagine di un libro e leggiamo una pagina alla volta, una traccia alla volta. No, non intendo dire tutto è già deciso prima, ma cerco di vedere il tempo in modo diverso. Chi ci dice che la nostra percezione del tempo sia corretta?
Come sarebbe la realtà, se il prima e il dopo coesistessero adesso?
Se così fosse, come saremmo noi?
E come saremmo se fossimo capaci di vedere passato, presente e futuro?
Sì, forse hai ragione, forse sono solo masturbazioni mentali.
Oppure è un esercizio utile per allenarsi a pensare fuori dagli schemi. Ed è qui che volevo arrivare, stasera: la nostra mente lavora preferibilmente seguendo schemi già definiti perché deve faticare per crearne di nuovi, ed è per questo che siamo abitudinari, che abbiamo difficoltà ad uscire dalla nostra zona di comfort.
La vita invece ci propone sfide nuove e occasioni che non possiamo affrontare e cogliere senza uscire dagli schemi. Se pensiamo e facciamo le stesse cose nello stesso modo, otterremo gli stessi risultati. Se vogliamo raggiungere altri obiettivi dobbiamo imparare a immaginare oltre che pensare.
Tu cosa ne pensi?
Grazie dell’attenzione e a presto ;D