CREDENZE E CONVINZIONI – 2

15 Ottobre 2011 0 Di Pier

Nel post “Credenze e convinzioni”, abbiamo introdotto il tema delle credenze e cercato di capire quale influenza abbiano sulle scelte che la vita ci presenta o che prendiamo per l’insorgere di un nuovo bisogno o di una nuova consapevolezza.

Abbiamo compreso che la differenza tra un risultato e un altro di un’azione umana o un’impresa, risiede nella convinzione con cui perseguiamo il nostro fine. Se ti si presenta una scelta e sei in grado di fare quello che scegli, il risultato della tua scelta dipende dalla tua volontà, dai tuoi dubbi, dalla convinzione che ci metti, dalle credenze che hai su di te e sulla scelta in questione.

Cos’è una credenza?

Una credenza non è altro che un sensazione di certezza riguardo qualcosa. Siamo totalmente convinti, sicuri e certi che quella “cosa” sia così, sia vera. Per esempio, in Italia crediamo che bere troppo fa male, ma un bicchiere o due durante i pasti fanno bene alla salute. Oppure ho diversi conoscenti convinti che gli uomini guidano meglio delle donne (e non solo le automobili). Se ci pensi bene, abbiamo credenze su ogni aspetto della nostra vita: alimentazione, amore, salute, divertimento, lavoro, amicizia, su noi stessi e le nostre capacità, su quasi tutto.

Come si generano?

Le convinzioni si generano principalmente attraverso l’esperienza, a partire dall’infanzia. Per esempio, vediamo nostro padre aggredito da un cane e pensiamo che i cani siano pericolosi. Oppure vediamo i nostri genitori che divorziano e si lasciano e crediamo che tutti i matrimoni sono destinati a finire. Le nostre esperienze, che siano casuali o determinate dai nostri genitori o dal nostro prossimo, ci portano a credere che quella cosa sia vera perché l’abbiamo vista o provata sulla nostra pelle, perché è successa a una persona amata o solo conosciuta. Mentre in realtà si tratta solo della nostra interpretazione, spesso inconsapevole, di queste esperienze.

Le convinzioni sono il nostro modo di interpretare la realtà, non sono la realtà.

L’esperienza non è l’unica fonte delle convinzioni, spesso le traiamo dalle esperienze raccontate da altri, persone di fiducia come amici, genitori, sacerdoti ed insegnanti. In molti casi le traiamo anche dai libri che leggiamo, dai giornali, dalla tv e dai media in generale. Questo accade quando prestiamo fiducia ai media e tu lo sai che questa non è una buona idea. Raramente sono degni di fiducia perché i loro scopi nella maggior parte dei casi non riguardano l’informare o fare il nostro bene. Ne abbiamo parlato qui e ne parleremo approfonditamente in futuro.

Perché raccogliamo dentro di noi queste convinzioni?

Le credenze sono indicazioni che ci facilitano la vita, che ci aiutano quando affrontiamo esperienze simili a quelle già vissute, dolorose o premianti che siano. Per esempio, hai provato molte volte che chi non ha rispetto per te non ti ascolta e ogni qualvolta che accade ti irriti e agisci di conseguenza alzando la voce o andandotene. Oppure tuo madre si è fatta male con un coltello mentre cucinava e tu diffidi di tutti gli oggetti affilati. Prendendo spunto dalla PNL, possiamo immaginare la nostra rete di credenze come una “mappa” che ci serve per interpretare il “territorio”, ossia la realtà.

Ogni giorno interpretiamo, ricordiamo, cancelliamo e distorciamo gli eventi che viviamo attraverso le nostre credenze. E così facendo le rafforziamo. Pensaci. Tendiamo a realizzare e confermare quello che pensiamo e ci aspettiamo, perché partendo da quello che crediamo vero, ci comportiamo di conseguenza.

Come le credenze riescono a influenzare le nostre scelte e le nostre vite?

Ci influenzano proprio perché noi pensiamo che le convinzioni siano la realtà, mentre sono solo la nostra interpretazione della realtà. E più questa interpretazione è lontana dalla realtà, peggiori saranno le nostre scelte e i risultati delle nostre azioni e quindi peggiore sarà la qualità della nostra vita.

Ci riescono perché noi seguiamo questa “mappa” costantemente e per tutta la vita, quindi se la mappa non è “affidabile” e “ampia” non raggiungeremo i nostri obiettivi, saremo limitati nelle nostre scelte e non andremo lontano.

Le credenze cambiano?

Le nostre convinzioni ci danno sicurezza, definiscono la nostra realtà e la nostra conoscenza della realtà e siamo poco disposti a metterle in dubbio. Le cambiamo o le abbandoniamo molto lentamente e molto raramente, di solito costretti da esperienze dolorose, o da una maggiore consapevolezza delle cose e di noi stessi. Anche tu lo trovi naturale, vero? Intendo che le nostre convinzioni cambino poco e lentamente.

Eppure ti sei mai chiesto se tutte le tue convinzioni sono vere?

Ti sei mai chiesto quanto le tue credenze limitano te, la tua vita e il tuo futuro?

Ti sei mai chiesto quanto è “buona” la tua mappa?

Nei prossimi post vedremo come è possibile cambiare le nostre credenze e quando e perché è opportuno farlo.

Grazie di avermi seguito fin qui e a presto ;D

Qui trovi il post precedente sulle credenze.

Qui trovi i post relativi ai bisogni dell’uomo.