Cos’è la propaganda?

Cos’è la propaganda?

8 Dicembre 2012 0 Di Pier

Prima di continuare ad approfondire il tema dell’informazione penso sia fondamentale comprendere cos’è la propaganda.

Comunicazione e manipolazione

Quando comunichiamo con altri individui possiamo comunicare liberamente, senza nascondere ciò che pensiamo e ciò che proviamo, o possiamo controllare le informazioni contenute nella nostra comunicazione per ottenere uno scopo preciso. Per esempio per non rivelare chi siamo, per non dover rispondere di nostre responsabilità, o per nascondere condotte considerate riprovevoli per il nostro gruppo sociale, o per manipolare gli interlocutori a nostro vantaggio.

Da bambini impariamo a “filtrare” le informazioni che trasmettiamo agli altri, per esempio non diciamo alla mamma quello che è successo in cortile con gli amici della via per evitare rimproveri, e impariamo anche a manipolare le informazioni trasmesse per ottenere una reazione specifica, cioè riduciamo l’informazione o la presentiamo da un diverso punto di vista o perfino diamo informazioni in parte o del tutto non vere, cioè mentiamo.

Hai ragione, non sto dicendo nulla di nuovo: l’uomo mente, l’uomo manipola i propri simili per il proprio vantaggio e lo fa attraverso la comunicazione, manipolando l’informazione trasmessa per modificarne la percezione della realtà e influenzarne le reazioni.

Volevo accertarmi che fosse chiaro per entrambi. Ora torniamo al quesito fondamentale:

Cos’è la propaganda?

Cosa ha a che fare con l’informazione, la comunicazione e i media?

Il termine propaganda deriva dal latino “propagare” e in sintesi è l’attività di disseminazione informazioni e idee con lo scopo di indurre i soggetti della propaganda aspecifiche azioni, reazioni, attitudini o comportamenti. Il concetto nasce per descrivere un modo di diffondere il credo religioso, per indicare sforzi coordinati e sistematici nel convincere il maggior numero di persone possibili. Solo nel ventesimo secolo la propaganda acquisisce la connotazione negativa che tutti conosciamo: propaganda uguale volontà di influenzare e manipolare le masse. Questo perché le masse sono diventate soggetto politico solo negli ultimi centocinquant’anni e perché i mezzi di comunicazione di massa sono apparsi appunto nel ventesimo secolo.

Oggi se chiediamo a qualcuno per strada cosa sia la propaganda, ci sentiremo rispondere nei modi più vari che “la propaganda è una comunicazione mirata a influenzare le opinioni o il comportamento delle persone, usata soprattutto nella pubblicità commerciale e nella politica, con forti connotazioni negative, in quanto di solito è una comunicazione ingannevole, manipolatrice, mistificatoria, falsa”.

Questo perché la propaganda ai giorni nostri è diventata il conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obbiettivi a beneficio di coloro che la realizzano o la finanziano. E la causa di tutto questo è l’esistenza di mezzi di comunicazione di massa, pervasivi e potenti, a cui la maggioranza della società e dei cittadini attingono per ottenere informazioni, però nelle mani di individui molto ricchi, imprese, lobby o partiti, con precisi obiettivi economici e politici e pochi scrupoli nel loro utilizzo.

Per essere più chiari, l’antitesi della propaganda è la semplice esposizione della realtà o dei fatti nella loro completezza. Quello che ci offrono i media di oggi è nei casi migliori un’informazione incompleta, nei peggiori una vera e propria propaganda “fraudolenta”, cioè un’informazione travisata o falsa, mirata a manipolare l’opinione pubblica e personale, a beneficio della minoranza che possiede i media e a danno di una parte o della maggioranza dei cittadini.

Come agisce la propaganda

L’informazione manipolata cambia il modo con cui la vittima percepisce il mondo o l’oggetto della propaganda, per esempio il prodotto che si vuole vendere, genera desideri, emozioni o paure e li dirige.

Perchè questa propaganda funzioni è necessaria innanzi tutto un’efficace censura dei fatti, in modo da limitare la diffusione delle informazioni, o in alternativa il controllo delle fonti di informazioni, almeno della maggior parte, affinché chi cerca di verificare le informazioni trovi conferme positive.

Noi cittadini di uno stato occidentale raramente siamo consapevoli che l’informazione fornita dai media è normalmente oggetto di censura e siamo ancor meno consapevoli di quanto sia grande il controllo sui media. Un esempio: non solo come dicevamo, gran parte dei media è proprietà di ricchi, imprese, lobby, eccetera, ma le stesse agenzie di stampa, che raccolgono e veicolano l’informazione e a cui attingono gli altri media e i giornalisti, le stesse agenzie di stampa sono di proprietà privata, quindi agiscono per interessi privati, e manipolano e perfino censurano le informazioni.

Un altro esempio di controllo e censura è il modo con cui, durante una guerra, gli eserciti limitano la circolazione delle informazioni sul conflitto, facendo di tutto per diventare fonte unica e arrivando perfino a uccidere i giornalisti freelance che trovano sul territorio. Gli stessi eserciti o stati in guerra usano il proprio potere politico per fare propaganda e disinformazione attraverso i media, arrivando a far circolare informazioni false. Come è accaduto prima e durante il conflitto in Iraq, nella recente guerra in Libra e come sta accadendo in Sira.

Chi controlla l’informazione controlla l’opinione pubblica, la società, i cittadini e la loro visione della realtà. L’informazione è potere. Controllare, limitare, manipolare, oscurare, cancellare le informazioni sono il modo con ci si appropria e si esercita questo potere.

Tu che ne pensi?

Nei prossimi post sull’argomento approfondiremo tutti questi aspetti e cercheremo di capire quali effetti abbiano sulla nostra vita e su quella dei nostri figli.

A presto ;D