CIO’ CHE SPINGE L’UOMO

CIO’ CHE SPINGE L’UOMO

20 Maggio 2011 0 Di Pier

I bisogni emotivi

Cosa ci fa agire, cosa ci fa scegliere un’alternativa piuttosto che l’altra, cosa ci attrae e pretende soddisfazione?

In un precedente post (qui), constatavamo che piacere e dolore sono le due chiavi essenziali che ci spingono ad agire: vogliamo evitare il dolore e ricevere piacere. Questo è l’essenza dei nostri bisogni, siano essi materiali o psicologici. E’ intrinseco nella nostra natura biologica e psicologica di essere umani, nella chimica delle mostre emozioni, nel modo con cui la vita modella i tracciati della nostra mente con quelle che noi chiamiamo esperienze. 

E’ un qualcosa che va molto oltre le esperienze più ovvie, per esempio “non mettere la mano nel fuoco perché ci si brucia”, e che determina il nostro comportamento da adulti e le nostre singole scelte. Un amico ci chiede :”Voglio fare un corso di immersioni, vieni anche tu?”. Immediatamente la nostra mente raccoglie dalla memoria tutte le esperienze correlate e si chiede “se lo farò proverò dolore o piacere?”. E così le persone che amano il mare, lo sport, nuotare tenderanno di dire di sì, mentre chi ha avuto esperienze dolorose relative al mare, nuotare e così via tenderà a dire di no. E’ chiaro che questo è un modo basilare di vedere le cose, ma il quesito “piacere o dolore” è una componente radicata alla parte più primitiva del nostro cervello e sempre presente nelle nostre scelte, che non dobbiamo sottovalutare.

Ciò che spinge l’uomo

Ora, quali sono i bisogni emotivi più evoluti? Attenzione, parlo di bisogni non necessità o desideri. Con necessità si intende ciò che ci è materialmente necessario per vivere, cioè: il cibo e l’acqua, l’aria, la termoregolazione del corpo (es: riscaldarsi con i vestiti) e così via. E’ naturale che agiamo per procurarci ciò che ci è necessario per vivere e questo è strettamente legato al meccanismo piacere-dolore. 

La trattazione dei desideri, lunga e complessa, se non vi spiace la rimandiamo più avanti. Concentriamoci sui bisogni legati alle nostre emozioni, la cui soddisfazione ci dona intense emozioni positive. Semplificando i bisogni dell’uomo possono riassumersi in:

  1. bisogno di sicurezza
  2. bisogno di varietà
  3. bisogno di sentirsi importanti
  4. bisogno di amore e unione
  5. bisogno di crescere
  6. bisogno di condivisione

I primi quattro sono bisogni basilari, cioè legati alle emozioni più semplici, mentre gli ultimi due sono bisogni evoluti e richiedono la capacità di provare emozioni più complesse, ottenuta nel tempo con determinate esperienze positive o negative, o affrontando e comprendendo gli aspetti più complessi della realtà e di noi stessi.

Quali sono i bisogni emotivi

Partiamo dal primo, il bisogno di sicurezza è quello che ci fa evitare ciò che non conosciamo, ciò che è fuori dalla zona di comfort, che ci fa scegliere luoghi e cose note e mantenere le nostre abitudini, che ci spinge a evitare scelte difficili, che ci fa ingozzare di cibo quando siamo stressati.

E’ anche quello, ad esempio, che ci spinge a cercare di tenere sotto controllo quanto è possibile, cose, persone e situazioni, anche quello che non può essere controllato. Così mettiamo in ordine la casa per sentirci sicuri, ci teniamo informati per sapere quello che sta succedendo intorno a noi, per sapere di più sulle persone che vivono vicino a noi che lavorano con noi. 

E’ anche quello che ci spinge a rafforzare le nostre credenze e convinzioni, positive o negative che siano, come la fede, la nostra identità, le nostre conoscenze su un dato argomento, la convinzione di non essere capaci di fare una data cosa.

Come avete già notato, noi possiamo soddisfare il nostro bisogno di sicurezza in molti modi diversi che possono essere positivi, negativi o neutri come impatto sulla nostra vita, sulla nostra interiorità, salute fisica ed economica, sul modo con spendiamo il nostro tempo.  

Per esempio, c’è chi di fronte alle difficoltà preferisce ignorarle, ma questo non è costruttivo a lungo termine, anzi è dannoso. Oppure pensate a chi non riesce a imparare/acquisire una conoscenza, come la matematica o usare il computer, e dice  come giustificazione: “io sono fatto così, non capisco le macchine, non posso farlo”. E’ positivo secondo voi? Smetterà di impegnarsi e l’unica cosa che otterrà sarà una “incapacità appresa” (ne parleremo più avanti).

Conclusioni

Quindi non solo è importante per noi riconoscere il nostro bisogno di sicurezza, ma capire come noi lo soddisfiamo e se sono positivi o negativi.  In questo modo potremo abbandonare i modi negativi e distruttivi per quelli positivi e costruttivi.

Voi come soddisfate il vostro bisogno di sicurezza? Siete abitudinari? Evitate le scelte e i problemi?

Per motivi di spazio, gli altri bisogni li approfondiremo nei prossimi post sull’argomento.

A presto!