Chi sono gli speculatori in titoli di stato italiani?
Nel post “Chi sono gli speculatori?” abbiamo dato un nome ai grandi speculatori e cercato di capire perché lo fanno e come ci riescono. Abbiamo infine concluso che speculazione non è altro che “la sottrazione di denaro alla maggioranza che ne ha poco a beneficio della minoranza che ne ha molto”, attraverso strumenti finanziari concepiti appositamente per sottrarre valore e beni dall’economia reale.
Stasera ci soffermeremo su un aspetto di tutto questo che ci tocca da vicino: gli speculatori dei titoli di stato. Nell’immagine sovrastante trovate la lista degli “specialisti in titoli di stato” attraverso cui, nell’era dell’euro, lo stato italiano deve passare per ottenere la liquidità che gli spetterebbe per definizione. Sono un elenco di banche nominate da Bankitalia che possono partecipare alle aste pubbliche (ben poco pubbliche in effetti) attraverso le quali lo stato vende titoli pubblici. Quindi queste banche comprano per primi il nostro debito pubblico e lo rivendono poi ad altre banche che a loro volta rivendono i titoli fino ai piccoli investitori, per esempio al pensionato con qualche soldo da parte. Lo fanno per il guadagno garantito delle commissioni bancarie, ma questa situazione permette loro ben altro.
Se leggi i nomi di questi “specialisti” e li confronti con gli speculatori citati nel post “Chi sono gli speculatori?” e con i gruppi elencati nel post “Le aziende che controllano il mondo”, scoprirai molte corrispondenze niente affatto casuali.
Costoro di fatto decidono il “prezzo” dei titoli, decidono lo spread e gli interessi e possono non presentarsi alle aste. Di fatto costoro soffocano l’economia italiana, quella reale, e possono perfino farla fallire aumentando in modo eccessivo gli interessi sul debito pubblico, ma non ne hanno alcuna intenzione perché ne sarebbero colpiti anche loro. Il loro scopo è fare soldi e il modo migliore per farlo è saccheggiare, sottrarre valore al denaro circolante, costringere la politica a scelte che li favoriscono e la società a ingoiare l’amaro boccone di tasse e tagli.
Stiamo assistendo a un progressivo accentramento di potere nelle mani di banche private, ottenuto attraverso la globalizzazione delle transazioni finanziarie, realizzata con la manipolazione e la demolizione delle legislazioni dei singoli stati, spesso ottenuta attraverso l’istituzione e il controllo di organismi internazionali come il Fondo monetario internazionale.
Fin dove si spingerà questa situazione?
Fino al punto di rottura del sistema?
Tu cosa ne pensi?
A presto ;D
Qui trovi il documento ufficiale, l’elenco degli specialisti per il 2010.
[…] internazionali e che solo pochi soggetti possono partecipare alle aste dei titoli di stato (leggi questo post), questo fa sì che la finanza decida di fatto gli interessi dei titoli di stato agendo sullo […]