Che fine ha fatto la satira in Italia?

Che fine ha fatto la satira in Italia?

19 Marzo 2017 0 Di Pier

Che fine ha fatto la satira in Italia?

Pensaci. Quando è stata l’ultima volta che hai ascoltato o letto un poco di satira degna di questo nome?

È sempre più raro ascoltare della buona satira.

Negli ultimi anni i comici satirici sono scomparsi dalle scene, dalla tv come dai teatri. Dove sono andati Luttazzi, Celestini, Balasso e i Guzzanti? Corrado Guzzanti ancora appare talvolta in tv, a ora tarda, ma gli altri si devono cercare a teatro o in rete, ma anche lì è sempre più difficile trovarli. Balasso ha il suo canale Youtube, ma bisogna andare a teatro per apprezzarlo e partiti e istituzioni continuano a mettergli i bastoni tra le ruote. Stessa cosa per Celestini e Sabina Guzzanti. Luttazzi ha abbandonato.

È il declino della satira in Italia.

Perché dovremmo preoccuparci della satira?

Perché la satira non è un’arte come le altre, la sua assenza nella cultura e dalla scena pubblica è un sintomo, un indicatore di cosa la nostra società è diventata.

La satira non è comicità o commedia, è un genere dell’arte caratterizzata dalla critica alla politica e alla società. La satira mira a mostrarne il vero volto e le contraddizioni. Per questo motivo è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti di tutte le epoche, fin dall’antica Grecia.

Il nocciolo del problema non è l’assenza del fiume di risate che gli artisti satirici riescono a provocare, risate liberatorie e rivelatrici. Il problema è che la satira va oltre la semplice risata, la satira parla di politica, sesso e religione, per questo la satira misura e mostra lo stato “di salute” della politica e della società in cui viviamo.

Ebbene il paziente sta male.

Il processo di censura culturale e autoritario iniziato da Berlusconi è continuato senza fermarsi sotto i governi di sinistra e perfino con i governi definiti “tecnici”. La sistematica censura dei media, l’ostacolare in ogni modo la diffusione della voce e delle idee dei satirici ci ha portato fino ad oggi.

Perché censurare e perseguitare la satira?

Perché fa di più che dare fastidio additando il re nudo, la satira ti spinge a ragionare, a guardare il vero volto del potere, a guardarti allo specchio per scoprire l’ipocrisia e l’oscenità della società in cui viviamo e che è parte di noi.

La satira è diventata una voce dei vicoli, dei palcoscenici di periferia, mentre dovrebbe essere portata in piazza alla luce del sole. Diamo voce alla satira, mostriamo l’apprezzamento che merita, anche quella più cattiva e sporca, quella che turba, che irride fede e credenze, regole morali e sociali, perché anche in quei momenti ci insegna qualcosa su noi stessi e sul mondo.

Guarda i video, due grandi momenti di satira, ridi e pensa.

Come sempre è fondamentale che tu ascolti con attenzione e senso critico quanto viene detto. Non regalare la tua fiducia. Usa la tua testa.

A presto ;D