BISOGNI ESSENZIALI
Stasera parliamo dei bisogni essenziali, o per essere più chiari delle necessità dell’uomo.
Nel post “Ciò che spinge l’uomo”, constatavamo che piacere e dolore sono le due chiavi essenziali che ci spingono ad agire: vogliamo evitare il dolore e ricevere piacere. Questo è l’essenza dei nostri bisogni, siano essi materiali o psicologici. E’intrinseco nella nostra natura biologica e psicologica di esseri umani, nella chimica delle nostre emozioni, nel modo con cui la vita modella i tracciati della nostra mente con quelle che noi chiamiamo esperienze. Il quesito “piacere o dolore” è una componente radicata alla parte più primitiva del nostro cervello e sempre presente nelle nostre scelte, che non dobbiamo sottovalutare.
Sempre nel post “Ciò che spinge l’uomo” e in quelli successivi “Ciò che spinge l’uomo-2” e 3, abbiamo esaminato i bisogni emotivi fondamentali dell’uomo: il bisogno di sicurezza, di varietà, di sentirsi importanti, di amore, di crescere e di condivisione. Abbiamo compreso cosa sono e come influenzano le nostre azioni e le nostre scelte.
Oltre a questi bisogni psicologici, ci sono altri bisogni capaci di determinare le nostre azioni e le nostre scelte, bisogni basilari, individuali, primari, essenziali, necessità legate alla nostra natura materiale che in situazioni estreme o particolari si dimostrano molto più importanti e prioritari degli bisogni emotivi, psicologici, sociali.
Quali sono questi bisogni?
I bisogni essenziali o primari sono le nostre necessità materiali, ciò che ci è necessario per sopravvivere prima che per vivere, cioè: l’aria, l‘acqua, il cibo, regolare la temperatura corporea (es: riscaldarsi con i vestiti), il sonno e difese efficaci per proteggersi da predatori o eventi naturali.
E’ intrinseco nella nostra natura che agiamo per procurarci ciò che ci è indispensabile per continuare a vivere. Senza aria non possiamo vivere che per pochi minuti, senza acqua possiamo vivere per pochi giorni, senza cibo per poche settimane, senza strumenti di termoregolazione non possiamo sopravvivere in certe aree della terra e non possiamo sopravvivere agli inverni in ampie aree del pianeta. Inoltre senza sonno subiamo danni mentali permanenti e viene distorta la nostra visione della realtà, e infine senza difese non possiamo sopravvivere a lungo alle minacce dell’ambiente o della società in cui viviamo.
La necessità di procurarsi queste cose, spinge l’uomo a comportamenti estremi, anche socialmente riprovevoli. Per esempio, sono diversi i casi di cannibalismo in individui e gruppi costretti in situazioni estreme, come sopravvivere alla caduta di un aereo in zone impervie di alta montagna, o isolamento invernale, o isolamento per conflitto militare. Quando la fame artiglia le budella, la mente stenta a rimanere lucida. Noi abitanti dei paesi occidentali difficilmente sappiamo cosa significhi la parola fame. Prova a immaginare di avere difficoltà a procurarti il cibo necessario tutti i giorni.
Secondo te, quale sarebbe il tuo pensiero più ricorrente?
Ammettiamolo, siamo carne e sangue e per continuare a vivere dobbiamo alimentare il nostro corpo di aria, acqua e cibo necessari al funzionamento delle cellule che lo compongono. E dobbiamo mantenerlo in grado di funzionare, dormendo, proteggendolo dal freddo e dalle minacce fisiche.
Quanto tempo della nostra giornata dedichiamo a tutto questo?
Pensaci. No, non parlo solo del tempo che dedichiamo ai pasti e al sonno, ma del tempo che dedichiamo per ottenere le risorse necessarie per soddisfare i nostri bisogni primari.
Perché lavori?
Certo anche per quello, ma lavoriamo per guadagnare uno stipendio con cui garantirci principalmente cibo, vestiti e una casa. A dirla tutta, una persona normale dedica almeno i tre quarti del suo tempo per soddisfare le necessità primarie.
Secondo te, quanto pesano i bisogni essenziali sulle nostre scelte?
Esatto. I bisogni essenziali hanno un’importanza critica, tanto che tutto o quasi scivola in secondo piano come importanza davanti a una necessità primaria non soddisfatta. Tanto che facciamo di tutto per soddisfare i nostri bisogni essenziali.
Se sei povero e non hai le risorse per garantire la casa e il cibo per te e la tua famiglia, quale sarà lo scopo delle tue giornate? Su cosa concentrerai tutta la tua attenzione e le tue attività? Cosa saresti disposto a fare per ottenere queste risorse?
Sono d’accordo con te. Un essere umano che deve soddisfare i suoi bisogni essenziali è un essere umano prevedibile e controllabile, anzi controllato e sottomesso. E chi controlla le risorse necessarie ai bisogni primari ha potere su chi non ha risorse.
Perché il mondo sembra correre attorno all’accumulazione di ricchezza, oggi come nel passato?
Perché chi è ricco può soddisfare i bisogni essenziali e anche gli altri, e chi è povero è disposto a tutto per soddisfare le necessità primarie, non pensa a molto altro, è controllabile e non può competere con i ricchi.
Chi ne controlla i bisogni, controlla gli esseri viventi.
Per stasera è tutto, nei prossimi post esamineremo i singoli bisogni essenziali e valuteremo il peso di ognuno sulle nostre scelte e la nostra vita. Come sempre ti invito a esprimere la tua opinione o i tuoi dubbi lasciando un commento.
Grazie dell’attenzione e a presto ;D
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