Auguri di un buon 2017

Auguri di un buon 2017

1 Gennaio 2017 0 Di Pier

L’anno è al termine ed è tempo di valutazioni e di auguri.

Il 2016 è stato un anno travagliato per molti di noi, cittadini del mondo. Tra guerre e attentati terroristici, tra impoverimento generale e assalti speculativi, tra migrazioni e disinformazione sistematica dei media possiamo considerare il 2016 come il peggiore dell’ultimo ventennio.

Un annus orribilis, ma anche un anno di svolta. Abbiamo assistito a una serie di sconfitte dell’ordine mondiale liberale, quello angloamericano, ossessionato dal dominio del mondo.

Quali?

Il colpo di stato in Ucraina non è finito come gli Usa si aspettavano. L’ennesima rivoluzione colorata teleguidata occidentale si è schiantata contro la decisione della popolazione della Crimea e dell’intervento russo. Oggi la Crimea è indipendente, l’Ucraina è economicamente fallita ed è diventata un regime fascista nelle mani dell’estrema destra, abbandonato a se stesso.

La campagna di disinformazione contro la Russia è fallita, come tutti gli altri tentativi di sminuire l’orso sovietico (sanzioni economiche, attentati terroristici, eccetera).

La guerra teleguidata dell’occidente contro la Siria è stata risolta dall’intervento della Russia che di fatto si è sostituita agli Usa e all’europa in Medioriente come potenza di riferimento. L’Isis è stato sconfitto ripetutamente sul campo nonostante i fiumi di armi e l’addestramento forniti dall’occidente.

Il tentativo di colpo di stato in Turchia, realizzato per evitare l’avvicinamento di Erdogan alla Russia, è andato a vuoto ottenendo come effetto proprio l’avvicinamento che si voleva evitare e che neppure l’omicidio dell’ambasciatore russo ha indebolito.

Il referendum per l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione europea ha avuto successo, creando un precedente che ha dato il via alla ribellione della cittadinanza europea, ormai conscia del fallimento dell’UE e del vero scopo dell’euro.

Le elezioni in Usa, le peggiori mai viste, hanno visto la sconfitta della Clinton e la vittoria di Trump, sempre e comunque un rappresentante dell’establishment, ma non dei Neocon guerrafondai e ossessionati dal dominio del mondo.

In Italia il referendum costituzionale per l’introduzione delle modifiche volute dalla UE, o meglio volute dalle élite liberali, si è scontrato contro un elettorato forse non del tutto consapevole, ma di certo scontento delle politiche europee e di una crisi orchestrata a vantaggio di pochi.

La propaganda occidentale si è spinta fino alla menzogna in tutti gli eventi finora citati, ma è stata ripetutamente smascherata e svergognata. Oggi la maggioranza dei cittadini occidentali è consapevole che i grandi media allineati sulle posizioni dei governi e dell’establishment sono inaffidabili e mentitori.

Ed è su questo che vorrei soffermarmi qualche momento.

Chiediamoci: quale credibilità hanno i media e i giornalisti occidentali?

Nessuna.

Non c’è altra risposta dopo quello a cui abbiamo assistito quest’anno.

Nessuna credibilità.

Non si sono limitati a manipolare l’informazione in modo più o meno sottile, agendo sui frame, sui tempi, sul significato delle parole o nelle altre decine di modi possibili con cui si manipola l’informazione e la comunicazione. Sono arrivati alla menzogna pura, a negare la realtà, a diffondere notizie costruite senza verificarle.

I media e i giornalisti, che ancora adesso continuano a raccontare i fatti e la realtà secondo “quelli”, non hanno ormai più nessuna credibilità.

La rete, i blog, i siti di controinformazione (quelli veri), i leaks, i pochi giornalisti non allineati, i gruppi più o meno spontanei di cittadini sui social network e tutti gli altri che hanno speso tempo ed energie per svelare la falsità o la manipolazione delle notizie dei media hanno mostrato che ci sono altri modi per informarsi. E c’è bisogno di alternative.

C’è la necessità di sostituire i media pubblici controllati dalla politica e dalle élite e i media privati di proprietà delle élite con qualcosa di diverso, con media affidabili e giornalisti credibili. Abbiamo bisogno di fonti di informazioni e di intermediari affidabili.

Oppure ci vorrebbero nuovi strumenti per la distribuzione e la consultazione dell’informazione, strumenti senza intermediari, senza filtri, con la possibilità di risalire, consultare e interpellare direttamente le fonti. Strumenti democratici per un’informazione democratica.

Sogni?

Forse. Eppure sento che la soluzione non è impossibile, anzi è poco lontana, a portata di mano, grazie proprio alla rete, ai cellulari con gps e videocamera. C’è la tecnologia, gli strumenti, le idee. Ora serve l’intraprendenza di noi cittadini.

Il futuro è nelle nostre mani, nelle nostre scelte quotidiane, nel modo e nel coraggio con cui le compiamo, nella nostra consapevolezza.

Tempo di auguri.

Auguro a tutti di vedere presto la fine dell’euro.

Auguro a tutti che Trump cambi la politica estera americana, riducendo l’impegno finora dimostrato nel conquistare il mondo.

Auguro a tutti di poter vedere il mondo per quello che è e non per quello che ci raccontano i media di regime.

Auguro a tutti di vivere un anno ricco di emozioni indimenticabili.

Auguro a tutti di raggiungere una più grande consapevolezza di sé e del mondo in cui viviamo.

Auguro a tutti una vita consapevole.