Assalto alla rete

Assalto alla rete

15 Dicembre 2013 0 Di Pier

Anche questa volta devo cambiare il post programmato per attirare la tua attenzione su qualcosa di importante. Questa settimana è stata un disastro per la rete e i diritti dei cittadini italiani. La politica ha portato una serie di attacchi al diritto all’informazione e alla libertà della rete.

Nel decreto “Destinazione Italia” approvato i giorni scorsi si sono inserite disposizioni che stabiliscono che per linkare, indicizzare, embeddare, o aggregare un contenuto giornalistico occorre prima chiedere il permesso alle associazioni di categoria degli editori. Inoltre stabiliscono che si dovrà pagare un prezzo, concordato sempre con gli editori o, se non fosse possibile, stabilito dall’autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Ti rendi conto delle conseguenze di questo?

Si ostacola la libera circolazione delle informazioni, anzi la si blocca. Di fatto si mette la libera circolazione delle informazioni nelle mani dell’associazione degli editori e dell’autorità delle comunicazioni, cioè della politica. E si costringe a pagare per poter far circolare quello che altri ti permettono. Un regalo a editori, carta stampata.

Secondo te, quali effetti avrà questo sulla libertà di informazione?

Ma c’è altro. Ricordi quello che abbiamo scoperto nel post “Tentano di mettere il bavaglio alla rete 3”?

Il 12 dicembre scorso, l’autorità per le garanzie delle telecomunicazioni ha varato il nuovo regolamento sul diritto d’autore online con cui di fatto si assegna il potere di decidere se un contenuto della rete è lesivo dei diritti d’autore e il potere di rimuovere i contenuti e perfino oscurare anche interi siti, entro 72 ore da una semplice segnalazione. Senza vaglio della magistratura. L’Agcom ha legiferato (con quale potere, datogli da chi?), producendo una norma con cui si sostituisce alla magistratura nella valutazione di violazioni della legge sul diritto d’autore. Una cosa che non esiste in nessun altro paese del mondo.

Secondo te quali effetti avrà questo?

I vertici Agcom sono nominati dalla politica. L’Agcom ha le competenze per poter decidere al posto della magistratura su una violazione della legge? L’Agcom sono esperti della rete, hanno le competenze per poter comprendere e decidere a proposito?

Chiunque con una semplice segnalazione potrà far rimuovere contenuti e oscurare siti con una qualsiasi scusa sul diritto d’autore. Per esempio, il video di un minuto estratto da una trasmissione televisiva che si vuole usare per informare i lettori o per ribattere a una certa disinformazione.

Sono anni che la politica tenta in un modo o nell’altro di limitare la libertà di parola e la circolazione delle informazioni in rete. Chi controlla l’informazione controlla le persone che la ricevono, specialmente se non hanno alternative con cui verificarla. I media allineati sono di proprietà o nelle mani di gruppi di potere, quali banche, governi, partiti, industriali, lobby, eccetera, e questi non comprano un media per beneficenza, ma con un interesse preciso: influenzare l’informazione. Di fatto i proprietari o i gruppi di potere decidono, dettano o nel migliore dei casi influenzano le politiche editoriali, le priorità degli argomenti e le censure.

Secondo te, ora che la politica e le lobby hanno una leva per censurare i contenuti della rete, cosa succederà?

Qui, qui, qui e qui puoi trovare diversi articoli de Il FattoQuotidiano sulla questione. Qui e qui trovi due articoli di Wired, qui uno di Webnews, qui un post di Byoblu che possono chiarirti tutti gli aspetti di questi provvedimenti.

Grazie dell’attenzione e a presto ;D