Aleppo e la propaganda dei media allineati

Aleppo e la propaganda dei media allineati

14 Dicembre 2016 0 Di Pier

Aleppo è stata liberata, ma i media occidentali continuano a raccontare storie cruente e sanguinose su Aleppo, storie false. O se preferisci, menzogne.

I video riportano questo contrasto stridente tra la realtà e le notizie false che i media occidentali continuano a ribattere. Attenzione non si nega che Aleppo negli ultimi anni sia stata una città in guerra, divisa, assediata e teatro di scontri, bombardamenti e sanguinosi episodi.

Il punto è tutto nell’informazione falsa che i media americani ed europei continuano a diffondere: negano i fatti e costruiscono una visione del tutto falsa per lettori/ascoltatori, cioè noi.

Assistiamo per l’ennesima volta a una manifesta ed oscena campagna di propaganda con obiettivi politici che i media non esitano a riversare sull’opinione pubblica, con l’evidente obiettivo di manipolarla.

Lo abbiamo visto durante la campagna referendaria in Italia, lo abbiamo visto durante l’ultima campagna elettorale negli Usa e lo vediamo oggi. Se torniamo indietro, se studiamo gli ultimi vent’anni, possiamo vedere chiaramente che l’informazione dei media su certi argomenti politici è sempre stata “influenzata”, vuoi dalle istituzioni (governi, esercito, servizi segreti e banche centrali) che sono anche le principali fonti delle informazioni, vuoi dagli interessi privati di industriali, corporations, banche e via dicendo.

Come abbiamo considerato in più occasioni (qui, qui, qui e qui) i media del mondo si sono accentrati nelle mani di privati che non esitano a manipolare il lavoro dei media e dei giornalisti per presentare le informazioni e le notizie nel modo migliore per loro. Per trarne vantaggio e profitto.

Quello a cui stiamo assistendo è una crescita esponenziale della manipolazione dell’informazione, che si è spinta aldilà della disinformazione, fino alla menzogna manifesta, alla negazione della realtà. Indice di un coro unico di media allineati tra cui spiccano sempre più rare voci dissonanti.

E’ il caso della giornalista indipendente Eva Bartlett del primo video, che in pochi minuti dimostra come la campagna di disinformazione di questi mesi sulla Siria e in particolare su Aleppo si basa sulle presunte informazioni di una società londinese di una sola persona e di un gruppo paramilitare fondato da un ex militare inglese finanziato da Usa, Europa, eccetera. Ma stanno scherzando?

E’ tollerabile che i media che paghiamo direttamente o indirettamente (es: con le nostre tasse) diano informazioni false?

Quale credibilità oramai hanno i media ufficiali? Quale credibilità hanno i giornalisti che hanno scritto, firmato o riportato notizie false?

Perché dovremmo continuare ad ascoltarli o leggerli? Per ascoltare menzogne? Per sprecare il nostro tempo e farci prendere per il naso?

Tu cosa ne pensi?

A presto ;D