A chi appartengono i giornali in Italia?

A chi appartengono i giornali in Italia?

11 Gennaio 2014 0 Di Pier

A chi appartengono i giornali in Italia?

E’ una domanda che mi sono posto diverso tempo fa e stasera vorrei abbozzare una risposta.

Perché dovrebbe interessarci conoscere a chi appartengono i giornali che leggiamo?

Perché quando i media sono di proprietà di un privato o di un gruppo di privati, allora lo scopo prioritario di questi giornali non è quello di informare il lettore pagante, ma è quello di fare profitto. E per i giornali profitto oggi significa ricevere sovvenzioni dallo stato e vendere spazi per la pubblicità.

D’altra parte per i grandi proprietari trarre profitto significa anche usare il giornale per curare l’immagine delle proprie aziende, per difenderle, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su certi argomenti e per distoglierla da altri, per fare campagne politiche o sociali con scopi precisi. Per esempio, rendere rilevanti certe notizie di cronaca relative a frodi alimentari e sottolineare l’importanza della sicurezza nell’alimentazione può servire per spingere l’opinione pubblica a fare pressione sulla politica per rafforzare certe leggi a difesa dei consumatori e allo stesso tempo favorire le vendite dei produttori italiani.

Tutto questo avviene tramite la definizione della linea editoriale del giornale.

Cos’è la linea editoriale?

E’ la visione del giornale, il modo con cui questo tende a scegliere e a leggere le notizie, ma soprattutto a pubblicarle. Così la linea del giornale definisce quali sono gli argomenti da privilegiare e quelli da ignorare, quali sono le notizie da mettere in prima pagina e quali a pagina venti.

Chi decide la linea editoriale?

L’editore o il consiglio di amministrazione, non la redazione o i giornalisti. Quindi se conosciamo chi è l’editore, o chi siede nel cda dei giornali o delle aziende a cui appartengono, allora possiamo comprendere anche quali sono i veri interessi dietro al giornale e alla sua linea editoriale.

Facciamo qualche esempio, prendiamo alcuni dei principali giornali a diffusione nazionale:

1. Corriere della Sera

Ha fama di essere un giornale obiettivo e sopra le parti, di avere una linea editoriale anglosassone e indipendente da interessi particolari. Ma è così? L’editore è il gruppo RCS, Rizzoli Corriere della Sera, ed è quotato in borsa. Se guardiamo chi siede nel cda (i dati non sono così recenti), troviamo gli Agnelli e la Fiat, Unicredit e Mediobanca, Telecom Italia e Generali, Intesa San Paolo e Pirelli, diversi industriali famosi e immobiliaristi che siedono in altri cda di aziende. Direttamente o indirettamente sono rappresentati quasi tutti i settori della grande industria italiana, un esempio di come queste grandi aziende italiane siano in realtà collegate tra loro. La linea editoriale del Corriere dovrà rispondere degli interessi, delle esigenze e degli accordi di costoro. Su certi argomenti saranno sicuramente d’accordo, su altri la visione del giornale dipenderà dalle necessità del momento. Oltre al corriere, appartengono al gruppo RCS una lista di quotidiani, per esempio, la Gazzetta dello sport, e di periodici tra cui, per esempio, Oggi, Abitare, Il Mondo. Qui e qui puoi trovare conferme a quanto detto.

2. Repubblica

Questo giornale fa parte del gruppo l’Espresso dei De Benedetti e questi detengono la maggioranza del pacchetto azionario. Nel cda, oltre ai De Benedetti, siedono figure di primo piano del mondo della finanza, dell’università, dell’imprenditoria e dell’industria italiana e che siedono in altri cda, come quello della Piaggio, Luxottica, Indesit, eccetera. Il gruppo Rcs è anche proprietario di numerosi periodici, tra cui Micromega e Le scienze, e di numerosi quotidiani locali, tra cui Il Piccolo e Il Tirreno, radio, come per esempio Radio DJ e Radio Capital, e di diversi canali televisivi. Qui e qui puoi approfondire quanto esposto.

3. Il Giornale

Fondato da Montanelli nel 1974, fu in seguito acquistato da Berlusconi e tuttora appartiene al gruppo Mondadori ed è controllato dalla famiglia Berlusconi. Nel cda troviamo i figli e figure rilevanti delle aziende di famiglia o vicine alla famiglia. Con l’ingresso in politica di Berlusconi il Giornale è diventato un giornale politico, con una linea editoriale mirata a sostenere il partito politico dell’editore. Il gruppo Mondadori possiede numerosi periodici, tra cui anche Panorama, Tv Sorrisi e Canzoni, Grazia, Donna Moderna, Chi, Focus, Geo, Starbene e molti altri. Qui e qui puoi trovare conferme e maggiori informazioni.

Continueremo a scoprire a chi appartengono i giornali italiani più importanti nei post successivi.

Concludendo

Prima di chiudere vorrei attirare la tua attenzione sulle conseguenze della scomparsa di giornali indipendenti e in generale dei media indipendenti in Italia.

Quando un giornale viene comprato da un’azienda o da un gruppo il cui interesse principale è altro, è inevitabile che il giornale diventi solo uno strumento che usa l’informazione per altri scopi, principalmente per influenzare le persone e non solo a scopi pubblicitari.

Quando quasi tutti i giornali appartengono a banche, industriali, partiti, imprenditori, assicurazioni e questi hanno interessi in comune e rapporti d’affari come accade nel mercato piccolo e chiuso dell’Italia, allora i cittadini hanno difficoltà ad accedere alle informazioni. E questo mette a rischio la democrazia, perché senza buona informazione non ci sono cittadini informati, senza i quali non c’è democrazia.

Non a caso l’Italia è al 57° posto come libertà di stampa dopo l’Ungheria e il Burkina Faso. Non a caso l’Italia è diventata quello che è oggi.

Parleremo di qualità e la libertà dell’informazione in modo approfondito nei prossimi post sull’argomento.

Grazie dell’attenzione e a presto ;D

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